L’aeroporto si fa “green” Pannelli solari a Ronchi

Lo scalo giuliano investirà 385mila euro per un impianto fotovoltaico da 100Kw Il presidente Dressi: «Per produrre più energia copriremo anche i parcheggi»

TRIESTE. L’aeroporto di Ronchi dei Legioni strizza l’occhio alle energie alternative e si fa “green”. Nel giro di qualche mese, infatti, una parte dello scalo regionale sarà ricoperta da pannelli fotovoltaici, che permetteranno di centrare due obiettivi in un colpo solo: risparmio energetico (e finanziario) e riduzione dell’inquinamento.

È stato pubblicato sul sito web della Regione il bando di gara per la fornitura, la posa in opera e la manutenzione di un impianto fotovoltaico da 100 kilowatt di potenza. Il bando scade il 21 giugno e l’appaltatore è, appunto, l’aeroporto di Ronchi, che in questo progetto investirà 385mila euro. Ma come sarà e dove troverà posto l’impianto? I pannelli ricopriranno una parte della sezione merci dell’aeroporto, per complessivi 1.500 metri quadrati.

Non ci saranno quindi celle fotovoltaiche a terra, ma, in pratica, sul tetto dello scalo. L’energia elettrica prodotta attraverso questo nuovo dispositivo “verde” servirà a soddisfare una parte del fabbisogno energetico dello scalo. I numeri non sono altissimi (si arriverà a coprire il 4% del fabbisogno complessivo) ma, in tempi di crisi, è sicuramente un buon inizio.

«Questo progetto fa parte di un disegno complessivo che prevede una serie di interventi per contenere i costi energetici - spiega il presidente della spa di gestione dello scalo ronchese Sergio Dressi -. Il primo passo, già realizzato da tempo, è stata la sostituzione di tutto il sistema di illuminazione interno ed esterno con lampade a led. Ora tocca all’impianto fotovoltaico: purtroppo noi avevamo in mente un progetto ben più imponente, che ci è stato bocciato dall’Enac (cui è indispensabile chiedere l’autorizzazione, ndr.) per ragioni tecnico-burocratiche, legate allo sconfinamento in terreni considerati non idonei a ospitare la struttura. Così abbiamo presentato un secondo progetto, quello attuale, che ha ottenuto il via libera. Già altri aeroporti, come quello di Bologna, hanno adottato questo dispositivo per risparmiare energia».

Ma non finisce qui. Dressi già pensa al prossimo step: «Stiamo valutando un secondo progetto, che consiste nella copertura di tutti i parcheggi oggi scoperti con dei pannelli fotovoltaici. Questo permetterebbe, da una parte, di dare un “tetto” ai posti auto e, dall’altra, di proseguire sulla strada del risparmio energetico».

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