L’aeroporto Duca d’Aosta resta in mani goriziane
«Ti piace vincere facile?», recita una pubblicità-tormentone che ha letteralmente martellato i telespettatori negli ultimi anni. Potrebbe sembrare che le cose si mettano proprio in questo modo riguardo all’aeroporto “Duca d’Aosta”: una vittoria facile. Perché? Oggi si è proceduto, a Roma, con l’attesissima apertura delle buste realtive al bando che metteva in palio la gestione dello scalo goriziano. E tutto è andato per il verso giusto. Non sono state presentate offerte alternative a quella confezionata con puntiglio dalla società consortile di Gorizia. Quindi, sarà una corsa “in solitaria”. Non resta che sperare che l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, “premi” il pacchetto di proposte presentato dal territorio isontino. Ecco perché il presidente della società consortile Ariano Medeot è realista e resta con i piedi ben ancorati a terra.
«Vincere facile? Diciamo che abbiamo vinto la gara d’andata. Il fatto di non avere avversari è un elemento indiscutibilmente importante. C’era il rischio di scivolare su una buccia di banana (una firma che manca, una fotocopia che non si legge bene, un documento dimenticato...) ma tutto è andato per il verso giusto. La documentazione prodotta - spiega Medeot - era completissima e non ci sono stati rilievi di sorta». Ma resta la partita di ritorno: quella che porta, dritti dritti, alla concessione dell’aeroporto Duca d’Aosta. «Questa mattina sono stati esaminati in gran velocità progetti, piano industriale e piano economico e la documentazione prodotta è stata considerata perfettamente rispondente alle richieste contenute nel bando - aggiunge Medeot -. Ora, inizia la valutazione del progetto che verrà fatta in separata sede e a porte chiuse. L’Enac ha tempo 180 giorni per portare a compimento questo percorso».
Ulteriori particolari sul giornale in edicola il 17 aprile
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