Lady Gheddafi compra casa in Dalmazia
ZAGABRIA. Safia, la moglie del deposto leader libico, Muammar Gheddafi, sta trattando l’acquisto di un terreno e di un ex albergo nella località di Igrane, in Dalmazia, lungo la costa adriatica di Makarska.
Lo scrivono i media locali, secondo i quali la trattativa riguarda un edificio costruito al tempi della ex Jugoslavia, ora deteriorato e abbandonato, appartenente a vari proprietari croati e al Fondo statale per le privatizzazioni. La trattativa di Safia Farkash Gheddafi - musulmana di origine croato-bosniaca, nata nella città di Mostar, nel sud della Bosnia - sarebbe iniziata subito dopo l’escalation della rivolta, vari mesi fa, e ora sarebbe in una fase avanzata. Dopo l’arrivo dei ribelli a Tripoli, Safia e tre dei suoi figli - Aisha, Hannibal e Mohammed- sono fuggiti dal Paese e accolti, nel luglio scorso dal governo algerino per «ragioni umanitarie». All’epoca del regime comunista jugoslavo, Gheddafi aveva seguito i corsi dell’Accademia delle Forze Aeree di Mostar e mantenuto buone relazioni con il leader della Jugoslavia, il maresciallo Tito.
Madre dei sette figli di Gheddafi, Safia ha sempre mantenuto un basso profilo durante i decenni di governo del marito. Soltanto nel 2009, con l’esplodere del caso internazionale del rilascio di Abdul al-Megrahi (responsabile della strage di Lockerbie), la donna assunse un esplicito ruolo pubblico. Safia organizzò le celebrazioni per l’anniversario dell’ascesa al potere di Gheddafi (avvenuta nel 1969) e nel 2010 partecipò alla cerimonia per il diploma delle aspiranti poliziotte libiche.
Nel 2008 Safia è stata eletta vicepresidente dell’organizzazione delle “First lady” africane durante una riunione dei leader dell’Unione africana a Sharm al-Sheikh. Ciononostante la signora non ha mai preso parte a incontri dell’organizzazione, né organizzato attività correlate ad essa.
Ma la moglie del Colonnello non è priva, a quanto sembra, di fiuto per gli affari: Safia è proprietaria di Buraq Air, una compagnia con sede all’aeroporto internazionale di Mittiga, a Tripoli. I voli della Buraq, pur entrando in concorrenza con la compagnia di bandiera libica, viaggiavano con la tacita approvazione del Colonnello, tanto da monopolizzare il trasporto dei pellegrini dalla Libia alla Mecca.
Secondo alcune stime il patrimonio personale della signora Gheddafi si attesterebbe intorno ai 30 miliardi di dollari, incluse 20 tonnellate d’oro.
La passione della signora Gheddafi per la tesaurizzazione le ha garantito le risorse necessarie, in questo momento di crisi, a cercare una nuova casa nei Balcani.
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