Ladri al ristorante San Mauro di Sistiana: «Ho il terrore che ritornino»

Nella stessa sera i ladri hanno preso di mira anche chiesa e canonica

Maria Elena Pattaro
Il ristorante San Mauro
Il ristorante San Mauro

«Hanno forzato la porta con un piede di porco e in 34 secondi erano già dentro al ristorante, decisi a rubare. Poi sono scappati, forse disturbati da un rumore. Io dormivo al piano di sopra. Adesso ho tanta paura». Silvia Iurman è la donna 70enne titolare del ristorante San Mauro di Sistiana, un’istituzione della riviera, visitato nella notte tra lunedì e martedì.

La stessa in cui i ladri hanno sferrato l’assalto alla chiesa e alla canonica di Borgo San Mauro, arrivando a spaccare un muro a colpi di mazza, nella speranza di riuscire a rubare la cassetta delle offerte. Ma il colpo, tentato attorno alle 4.30, si è rivelato un buco nell’acqua perché non hanno trovato niente che facesse al caso loro.

Forse è proprio il flop che ha spinto i malviventi, mezz’ora dopo, a individuare un altro bersaglio. Il ristorante della signora Iurman, appunto. Da lei i ladri sono entrati in azione alle 5.03, incuranti delle telecamere, che hanno ripreso il raid. Erano in due, armati di piede di porco. Hanno fatto saltare la serratura e da lì sono entrati. Il tempo di fare dieci passi ed è scattato il dietrofront. «Forse hanno sentito un rumore o visto i fari di qualche auto. A quell’ora c’è già chi va a lavorare», ipotizza la titolare.

Qualsiasi cosa li abbia messi in fuga è stata provvidenziale: ha evitato ulteriori danni agli arredi e furti all’interno dell’attività. In queste scorribande, i malviventi sono interessati soprattutto ai contanti della cassa. Ma, nel caso dei locali, talvolta fanno razzia anche di alcolici e generi alimentari.

«Tutto sommato ci è andata bene», sospira la ristoratrice. Ma se da un lato non può che essere sollevata per il furto scampato, dall’altro è spaventata dalla facilità con cui i malviventi scorrazzano per Borgo San Mauro. «Ho paura che possano tornare – confessa la 70enne, talmente sfiduciata da non aver formalizzato la denuncia –. Cosa faccio se me li trovo davanti? Certo, ci stiamo attrezzando per evitare altri colpi, ma sembra che nessun deterrente basti». Per lei è la nona incursione in 35 anni: «Abbiamo chiesto più volte all’amministrazione di potenziare la videosorveglianza speriamo provvedano».

Sui raid indaga il commissariato di Polizia Duino Aurisina. Intanto il sindaco Igor Gabrovec ha chiesto alle forze dell’ordine di «intensificare i controlli». Gabrovec spiega che «entro l’anno puntiamo ad avere la videosorveglianza in tutti i punti critici del territorio. Il Comune finanzia ogni anno, attraverso un bando, i sistemi di allarme e telecamere per i privati. Facciamo il possibile per prevenire i furti. Ai cittadini raccomando di segnalare ogni presenza sospetta». —

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