Ladri nella notte al Didon Store il bottino è di oltre 5 mila euro

Forzata una porta di emergenza sul retro del negozio di via Monfalcone Pochi giorni fa c’era stato un altro furto a San Giovanni con le stesse modalità
Bonaventura Monfalcone-01.10.2019 Furto notturno-Didon-Via Monfalcone-Cervignano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-01.10.2019 Furto notturno-Didon-Via Monfalcone-Cervignano-foto di Katia Bonaventura



Furto, nella notte tra lunedì e martedì, attorno alle 2.40, in via Monfalcone, nel capoluogo della Bassa friulana, all’interno del punto vendita Didon Store, di cui è titolare un cittadino cinese residente a Portogruaro, in Veneto. Il bottino è di 5.500 euro, senza contare i danni alla porta sul retro e alla centralina dell’allarme. Oltre al fondo cassa, sono stati rubati anche un computer portatile e un estintore.

I ladri sono entrati dopo aver forzato, probabilmente con un leverino da carpentiere, una porta di emergenza sul retro. Il sistema di allarme, che è stato manomesso evidentemente per non essere disturbati, è comunque scattato ma i soliti ignoti sono ugualmente riusciti a mettere a segno il colpo e a fuggire indisturbati.

Sul posto i carabinieri del Nucleo radiomobile di Palmanova assieme ai colleghi della stazione di Pavia di Udine, che stanno indagando per risalire agli autori del furto. Sono intervenuti anche gli agenti della vigilanza privata. Comprensibile l’amarezza del titolare del punto vendita, che ieri è rimasto aperto al pubblico.

Un episodio analogo si era verificato anche a San Giovanni al Natisone, nel punto vendita “Super Baule”, in via della Fraterna.

Era successo nella notte tra domenica e lunedì. Il modus operandi è lo stesso. In quell’occasione i ladri, dopo aver messo a soqquadro l’intero negozio, avevano rubato dal fondo cassa 1. 500 euro, tutti in monete. Il furto, su cui stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Palmanova, si era verificato attorno alle 4 del mattino. I ladri avevano forzato, come nel caso di Cervignano, la porta sul retro. Un’altra analogia con il colpo messo a segno nel capoluogo della Bassa friulana riguarda la centralina del sistema di allarme, che era stata danneggiata. A San Giovanni al Natisone erano stati prelevati 1.500 euro dal fondo cassa, tutti in monete. —

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