Ladri nei capannoni in Fiera: a rischio i carri di Carnevale

Rubati generatori utilizzati dalle compagnie dei rioni per costruire le loro opere. Ritardi pesantissimi nell’allestimento. Raid bis negli spazi di Trieste Atletica
L'ultima sfilata del carnevale triestino
L'ultima sfilata del carnevale triestino

TRIESTE Un danno economico di almeno 5mila euro, ma anche ritardi (non quantificabili) nei lavori di preparazione e allestimento dei carri per il Carnevale triestino 2017. Pesanti, dunque, le conseguenze del raid messo a segno dai ladri, nella notte fra martedì e mercoledì scorsi, nel capannone della Fiera assegnato mesi fa al Comitato di coordinamento del Carnevale triestino.

Da quella che è la base operativa dei comitati rionali che danno vita al Carnevale, e dove si sta già lavorando ai carri per l’appuntamento di febbraio, i soliti ignoti hanno rubato sette generatori elettrici, alimentati a benzina, usati sia come sorgente di energia per le attrezzature del “cantiere” sia per alimentare gli impianti dei carri durante la sfilata.

Ad accorgersi del furto sono stati alcuni componenti dei gruppi rionali, che mercoledì pomeriggio si sono recati alla Fiera per dedicare qualche ora ai lavori di preparazione dei carri, già iniziati in queste settimane. Tutte persone che dedicano il tempo libero all’attività dei comitati rionali, impegnati a Carnevale nel combattuto Palio dei rioni, facendo anche sacrifici per acquistare i materiali necessari agli allestimenti.

«In questo momento il sentimento comune è di disperazione - commenta Roberto de Gioia, presidente del Comitato di coordinamento dei rioni -. Viviamo di volontariato, e ogni generatore costa fra i 500 e i mille euro. Queste attrezzature - prosegue - sono necessarie sia adesso, per poter lavorare nel capannone, in quanto non abbiamo ancora l’allacciamento alla rete elettrica, sia durante la manifestazione di febbraio per far funzionare gli impianti elettrici e sonori di ciascun carro».

Secondo de Gioia questo furto è un’azione mirata, in quanto altre attrezzature “di cantiere” non sono state toccate. Inoltre alcuni generatori erano imbullonati alle strutture dei carri, per cui c’è voluto un po’ di tempo per smontarli. «Portare via sette generatori - prosegue il presidente del Comitato di coordinamento - richiede poi un mezzo di trasporto adeguato e un certo numero di persone sia per smontarli sia per caricarli sul mezzo stesso».

Adesso, dunque, i singoli comitati rionali, proprietari dei generatori rubati, hanno urgenza di reperirne di nuovi per poter continuare a lavorare. Ma, come se non bastasse, dovranno sobbarcarsi anche questa spesa, in quanto i contributi che Comune e Regione assegnano al Comitato di coordinamento non possono essere utilizzati per l’acquisto di attrezzature ma solamente per coprire altri costi della manifestazione.

In questi giorni il comprensorio della Fiera è stato al centro di un’altra incursione, anche se in questo caso si è trattato di un episodio che non ha causato danni. Qualche notte fa, nel capannone assegnato alla società sportiva Trieste Atletica, dove a giugno è stata inaugurata una struttura indoor (una pista a sei corsie, un anello di riscaldamento e tre pedane per il salto), ignoti hanno cosparso la pista con la polvere contenuta in quattro estintori. «Abbiamo lavorato alcuni - racconta il presidente Omar Fanciullo - per rimuovere la polvere, ma per fortuna non hanno rubato nessuna delle attrezzature, come gli ostacoli o i blocchi di partenza».

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