Ladri di pietre antiche “spogliano” a Parenzo l’antico muro di cinta
Incredibile ma vero: da alcuni mesi a questa parte c’è chi sta rubando, pressoché indisturbato, dei blocchi in pietra dal muro di cinta cittadino, nel nucleo storico della città.
Come spiega il professor Gaetano Bencic, del Museo civico del parentino, si tratta di un manufatto sotto tutela, considerato il suo valore storico e culturale, che d'estate viene ammirato da molti turisti. Il segmento di muro nel mirino dei ladri sorge al lato del lungomare, nelle immediate vicinanze della scuola elementare italiana Bernardo Parentin e della sede della Diocesi di Parenzo Pola. Il fatto è stato più volte segnalato alla polizia: le indagini però finora non hanno dato risultati concreti.
I ladri si sono portati via dei blocchi allungati che compongono una sorta di cornicione sporgente sul muro, a circa un metro di altezza da terra: un elemento stilistico che in qualche modo alleggerisce la pesantezza della struttura. Ebbene, all'appello mancano 8 metri di cornicione. Dove sono finiti? Come riportato dal Glas Istre, i ladri hanno comunque agito in maniera bene organizzata e nelle ore notturne. E dopo ogni “assalto” hanno pure rimosso dall'asfalto eventuali detriti o pezzi di pietra caduti durante l'asportazione. Come afferma Anja Temimovic, portavoce dell'amministrazione cittadina del sindaco Edi Stifanic, le guardie comunali hanno effettuato vari sopralluoghi, sporgendo poi alla polizia denuncia contro ignoti.
Ma lo scempio pare destinato a continuare, visto che di notte gli agenti comunali non sono in servizio mentre la polizia ha altri problemi da affrontare. L'unico rimedio - viene segnalato da più parti - consiste nella collocazione di videocamere di sorveglianza, oppure nell'ingaggio di un servizio di sorveglianza, come avviene nelle banche o nelle istituzioni di interesse pubblico.
La parte più antica del muro di cinta risale al periodo tardo antico, un’altra è datata tra il secondo e il quarto secolo. Nei documenti storici viene menzionata una grande ristrutturazione della cinta effettuata nel 13.o secolo. Per la difesa della città il settore più importante era quello orientale, esposto al pericolo degli attacchi dei Turchi.
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