Ladri alla “Mercedes”, rubati da 5 auto sofisticati navigatori

Danni per 10-15mila euro a vettura. Gli strumenti non sono “riciclabili” su altre vetture I banditi sono attratti dalla tecnologia utilizzata nei “Comand”, per impiegarla forse a fini militari
Lasorte Trieste 13/08/14 - Muggia, Furto Mercedes Autostar,
Lasorte Trieste 13/08/14 - Muggia, Furto Mercedes Autostar,

Furto di grossa entità ma soprattutto dai risvolti inquietanti l’altra notte nella Concessionaria Mercedes Autostar, nell’area industriale delle Noghere. Una banda di ladri ha asportato da cinque vetture il navigatore di bordo, in realtà un sofisticato computer la cui tecnologia è molto appetita nei Paesi dell’Europa dell’Est, pur non essendo lo strumento elettronico “riciclabile”, cioè trasferibile su altri mezzi, analoghi e non.

Vengono così subito alla mente le apparecchiature “dual use” cioè per usi civili ma anche militari. L’efficacia, la determinazione e l’organizzazione del furto lasciano pochi dubbi: ad agire sono stati professionisti, che hanno inflitto un danno di 10-15 mila euro per ogni vettura danneggiata.

«Non è possibile andare avanti così - si sfoga il responsabile della sicurezza del Gruppo Autostar, otto sedi in regione -: questo è il quarto furto che subiamo in 40 giorni. Due “colpi” a segno a Udine, uno a Pordenone e ora a Trieste. Già lottiamo con la crisi ma essere così vulnerabili a tali “attacchi” è troppo. Le autorità dovrebbero intervenire». Lo stesso manager è già in grado di tratteggiare un identikit dei malviventi. «Il loro sangue freddo - spiega - è allarmante e non si fermano davanti a nulla. Sono sicuri, spavaldi: agiscono a volto scoperto, usando solo un berretto per non farsi riconoscere dalle telecamere di sorveglianza. Noi attuiamo procedure di sicurezza e investiamo nel settore ma non possiamo farcela senza un maggiore intervento delle forze dell’ordine e delle autorità». L’esperto va oltre: «Sono interessati alla tecnologia contenuta nei nostri navigatori Comand, in realtà computer in grado di effettuare molte funzioni». E tra quelle potrebbero essercene anche di tipo inquietante, vista la nazionalità dei banditi la destinazione delle apparecchiature, quel Est Europa in preda al conflitto in Ucraina, alla crisi riacutizzatasi nella Transnistria e più a Oriente in Nargorno Karaback e in tutto il Caucaso.

«I malviventi sono rumeni, o albanesi. L’anno scorso - si sfoga il responsabile della sicurezza - hanno preso una banda di polacchi: ebbene sono usciti di prigione dopo pochissimo tempo». Per asportare i preziosi navigatori i banditi rompono il vetro posteriore e tagliano il fascio di tutti i cavi elettrici della vettura, nel caso dell’Autostar di tre vetture “Classe C”, un Suv “Ml” e un Suv “Gl”. Nottetempo i malviventi hanno tagliato la recinzione dell’azienda e hanno “assalito” cinque vetture nuove destinate alla vendita, posizionate sul piazzale. Sul caso indagano i carabinieri.

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