L’addio di San Pier al sindaco Bignolin: «Continua dal cielo a darci una mano»

Ai funerali oltre un migliaio di persone tra cittadini, politici e rappresentanti istituzionali. Il parroco: «Il suo esempio resterà»

Laura Blasich
L'ultimo saluto a Claudio Bignolin (Bonaventura)
L'ultimo saluto a Claudio Bignolin (Bonaventura)

La comunità di San Pier d’Isonzo e quella politica dell’Isontino si sono strette ieri nell’ultimo saluto al sindaco Claudio Bignolin, portato via all’improvviso, a 69 anni, da un infarto che una settimana fa non gli ha lasciato scampo. «Alla fine di una domenica serena, trascorsa con i parenti», ha detto don Giorgio Longo, nella chiesa di San Pietro apostolo che non è riuscita ad accogliere ieri mattina tutte le persone, oltre un migliaio, che hanno voluto prendere parte ai funerali del primo cittadino.

«Siamo attoniti e sgomenti», ha esordito don Giorgio, dando voce al sentimento di San Pier, il cui centro ieri si è fermato, il silenzio rotto solo dal suono delle campane, e rivolgendo il pensiero a Luigi e Filippo, i figli di Claudio Bignolin, alla sorella Enrica e agli altri parenti e amici, ma anche alla giunta comunale di San Pier. Ieri hanno ricevuto la vicinanza del prefetto di Gorizia Raffaele Ricciardi e del questore Luigi Di Ruscio, degli amministratori di tutto l’Isontino, accompagnati nel caso di Monfalcone, presente con il vicesindaco reggente Antonio Garritani e l’assessore Luca Fasan, Ronchi dei Legionari, Staranzano, San Canzian d’Isonzo, Fogliano Redipuglia, Sagrado, oltre che San Pier, anche dai gonfaloni dei Comuni, tra cui quello di Turriaco.

Infarto fatale, San Pier d’Isonzo perde il suo sindaco
Claudio Bignolin in un momento felice: il giorno della sua rielezione il 4 ottobre 2021. Foto Katia Bonaventura

Con loro i consiglieri regionali Antonio Calligaris ed Enrico Bullian, ma anche il presidente del Consorzio Culturale del Monfalconese Davide Iannis e quello del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia Enzo Lorenzon. E poi gli ex sindaci del paese Ennio Pironi e Riccardo Zandomeni, che ieri ha espresso «profondo dolore e commozione», assieme al ricordo «di una persona piena di passione, dedizione, generosità, ottimismo ed entusiasmo: è stato e rimarrà un protagonista nella storia di San Pier d’Isonzo e la sua perdita lascia un vuoto all’interno della nostra comunità».

Una persona anche «schietta» e il cui «difetto, perché tutti ne abbiamo, era quello di non voler apparire», come ha aggiunto don Giorgio, affiancato ieri nella celebrazione, oltre che dal neosacerdote sampierino Matteo Marega, dall’ex parroco don Lucio Comellato, cui ieri è spettato tenere l’omelia al Vangelo di Giovanni. «Il tuo servizio alla comunità è sempre stato costante e fedele e per questo rendiamo grazie di cuore», ha detto don Lucio. «Possiamo fare tesoro dei tuoi tre mandati da sindaco – ha aggiunto – per continuare a costruire tra noi maggiore conoscenza, amicizia, solidarietà, con un’attenzione particolare verso i più poveri, i soli, i deboli e i dimenticati. Dal cielo continua a darci una mano per ritrovarci tutti responsabili e collaboratori del bene comune».

Sciolto il Consiglio comunale di San Pier dopo la morte del sindaco Bignolin
Claudio Bignolin qui durante le comunali del 3 e 4 ottobre del 2021. Foto Bonaventura

Prima del saluto civile vicino al municipio, a opera del vicesindaco reggente Michele Fappani, e dell’ultimo viaggio verso il cimitero, accompagnato a piedi da centinaia di cittadini, un ricordo personale è stato portato al termine della celebrazione da don Pino Franceschini, per 23 anni parroco del paese e che con Claudio Bignolin e la sua famiglia ha spiegato di aver condiviso un lungo tratto di strada. «Sono qui anche come cittadino onorario, un titolo che porto con orgoglio e che mi fa sentire sempre partecipe della vita di questa comunità», ha proseguito don Pino, che ricevette il riconoscimento dall’allora sindaco Adriano Cragnolin, pure stroncato da un infarto nel 1996, a 60 anni e a uno e mezzo dalla rielezione. Nella chiesa di San Pier è risuonata anche la Preghiera del Carabiniere, «perché Claudio era socio dell’Associazione nazionale carabinieri». A leggerla il presidente dell’Anc di Monfalcone Pasquale Leone, affiancato dal vessillo dell’associazione, come con il suo stendardo è stata presente la Fidas Isontina. Il Coro Aesontium e le melodie dell’organo suonato da Ivan Portelli, direttore del complesso vocale di San Pier, hanno accompagnato la cerimonia. —

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