L’acqua scende dal tetto. E il soffitto si sgretola
«Condizioni insalubri per umidità e di condensa ed estese infiltrazioni». «Pericolo per l’incolumità degli inquilini». I rapporti dei servizi sociali e dei pompieri descrivono con efficacia la situazione con cui Abut Ahmed el Senoussi e la sua famiglia devono convivere da più di un anno. L’appartamento in cui Ahmed vive assieme alla moglie e alla loro bambina piccola è situato all’ultimo piano di un palazzo di via Crispi: da tempo ormai immemorabile è afflitto da gravissimi infiltrazioni. Sulle pareti di tutte le stanze, dalla camera da letto al bagno e alla cucina, si vedono estese macchie di umidità e muffe. Ma non basta: le ultime piogge hanno definitivamente compromesso il soffitto della cucina, che ora cade letteralmente a pezzi. In casa piove. «Ho chiamato per la terza volta in pochi mesi i pompieri - racconta Ahmed -. Mi hanno detto che devo fare attenzione perché se i detriti dovessero cadere in testa alla bambina potrebbero farle del male». In effetti, a fianco del buco apertosi nell’intonaco del soffitto, si vedono lunghe crepe. In un altro punto della cucina il soffitto si è piegato verso il basso, lasciando presagire nuovi crolli. «È da tanto tempo che viviamo in queste condizioni - dice Ahmed -. Sono venuti qui i pompieri, gli assistenti sociali, l’azienda sanitaria: tutti concordano sul fatto che vivere in queste condizioni non è possibile. Purtroppo però l’amministrazione del condominio e il proprietario non fanno i restauri di cui c’è estremo bisogno». «Per cinque volte ho provveduto io a fare lavori per limitare i danni», spiega mostrando le foto dei lavori. Ahmed, che è cittadino italiano, vorrebbe cambiare casa, ma non è facile perché i prezzi degli affitti non glielo consentono. La pioggia di ieri ha causato disguidi anche in altre parti della città. I pompieri sono intervenuti numerose volte per limitare piccoli allagamenti e casi di dissesto. (g.tom.)
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