L’acqua nelle case dei triestini? Povera di sodio e oligominerale

Le analisi eseguite da AcegasApsAmga e AsuiTs “promuovono” la rete idrica Il consumo annuo è di 42 milioni di metri cubi pari a 28 mila piscine olimpioniche

TRIESTE I triestini consumano in media poco più di 42 milioni di metri cubi d’acqua, l’equivalente di 28 milioni a piscine olimpioniche. Ma che caratteristiche ha l’acqua del rubinetto che arriva nelle nostre case attraverso la rete idrica che si estende per circa mille chilometri servendo 234.638 utenti? Ha una durezza medio-bassa, è oligominerale a basso tenore di sodio, dunque indicata per chi è affetto da ipertensione, per chi osserva una dieta dimagrante e cerca di limitare la ritenzione idrica.

Sono 18 i punti di prelievo nella provincia di Trieste da cui arrivano i campioni utilizzati per le 18.813 analisi che AgegasApsAmga e AsuiTs hanno svolto lo scorso anno. Nello specifico, dalle analisi effettuate risulta che in un litro dell’acqua che scorre nei nostri rubinetti ci sono dai 56 ai 51 milligrammi (il primo dato emerge dai sondaggi AcegasApsAmga, il secondo di AsuiTs) di calcio, 14 mg di cloruro, una concentrazione di ioni di idrogeno pari a 7,7-8 mg. Il magnesio è presente con 12-13 mg, di potassio si registra 1 mg per litro, 8 mg di sodio e dai rilievi di AcegasApsAmga 12 mg mette da quelli di AsuiTs 9 mg per litro di solfato. Tutti parametri entro i limiti di legge. «Garantiamo un’acqua buona da bere, nel rispetto dei requisiti normativi e con un’attenta sorveglianza lungo tutta la filiera di produzione dell'acqua potabile», sottolinea l'azienda.

Più di qualche triestino, bevendo l'acqua dal rubinetto, dichiara di sentire il sapore del cloro. «Se l’acqua ha un leggero retrogusto di cloro è normale, - rassicura AcegasApsAmga - è sufficiente lasciarla riposare in una caraffa (meglio se di vetro) e consumarla fredda, dal momento che l’acqua a bassa temperatura risulta più gradevole». Nell'utilizzo, invece, di elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie è necessario controllare le indicazioni poste sull'etichetta dei detersivi che, in base alla durezza dell'acqua - quella dell'acqua erogata a Trieste come già spiegato è medio-bassa -, consigliano che quantità di prodotto utilizzare. A Trieste nel 2018 AcegasApsAmga ha investito circa 6,5 milioni di euro per la manutenzione e l’efficientamento della rete idrica, curando con particolare attenzione anche la parte di sperimentazione e innovazione. Gli investimenti hanno riguardato sia la sostituzione di condotte vetuste in tutta la città (per circa 10 Km), sia interventi strategici sulla rete e sugli impianti. In particolare quelli sulla condotta “900”, che trasporta l’acqua lungo tutta laCostiera fino ad arrivare in centro città, interessata dalla sostituzione di due valvole molto obsolete, in modo da migliorare la sicurezza idraulica e ridurre le perdite. Un altro intervento di portata simile verrà eseguito nel 2019 sulla condotta nei pressi del bivio sulla Costiera per Santa Croce per diminuire il rischio di perdite e usura. Tutte queste attività svolte da AcegasApsAmga hanno consentito di aumentare l’efficienza energetica, risparmiando nel 2018 circa 2 milioni di metri/cubi di acqua rispetto al 2017. Oggi partirà la campagna di sensibilizzazione “La tua acqua” di Acegas.—

 

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