L’Academy delle Generali nel Palazzo rosso delle Rive
Progettato dagli architetti Arduino Berlam e Carlo Polli è stato realizzato nel 1928 come primo “grattacielo” di Trieste dal momento che nella torretta centrale raggiunge i nove piani e i cinquanta metri di altezza. Dal prossimo autunno sarà la prestigiosa e anche architettonicamente importante sede dell’Academy del Gruppo Generali, «centro di formazione permanente ideato per offrire formazione tecnica di eccellenza e programmi globali di sviluppo della leadership rivolti a tutti i talenti e alle alte professionalità della società». È il palazzo di mattoni rossi che si staglia all’angolo tra il Canale di Ponterosso e la piazza Duca degli Abruzzi e che affianca da un lato l’edificio che ospita la sede internazionale del Gruppo e dall’altro Palazzo Gopcevich. Qui, provenienti da tutto il mondo, si formeranno i manager chiamati ad assurgere al top continentale della finanza.
Quella che è già stata ribattezzata la Yale triestina, modello su scala minore dell’elitaria università privata statunitense dove hanno studiato tra gli altri Bill e Hilary Clinton e George W. Bush, è partita già nel maggio 2014 ben conosciuta negli ambienti accreditati, ma in sordina presso il grande pubblico dato che i corsi hanno dovuto spargersi tra la Mib school of managment del Ferdinandeo e l’Hotel Riviera di Miramare. Prima della fine dell’anno l’Academy avrà però anche una sede fisica tutta propria, in uno dei più caratteristici e noti palazzi di Trieste la cui fisionomia è destinata ad essere presto riconosciuta negli ambienti economico-finanziari e assicurativi di tutto il mondo. Gli uffici che oggi sono collocati al suo interno saranno trasferiti negli altri palazzi triestini del Gruppo, presumibilmente tra via Machiavelli e via Trento, e il “Palazzo rosso”, questo il nome con il quale in passato veniva identificato, dovrebbe fungere quasi esclusivamente da sede dell’Academy. A breve infatti partiranno una serie di lavori di ristrutturazione per trasformare in aule, laboratori e sale riunioni quelli che sono gli attuali uffici, in parte anche di concezione un po’ datata.
«Trieste - sottolinea una nota di Generali - è stata considerata luogo ideale per creare questo luogo di eccellenza, cuore della nuova cultura del Gruppo, sia in termini di formazione specialistica avanzata, sia in termini di condivisione, scambio ed elaborazione delle strategie della nuova classe dirigente di Generali, non solo perché sede storica del Gruppo, ma per la peculiarità della sua vocazione cosmopolita e per il sistema internazionale della ricerca e dell’alta formazione del territorio triestino». «L’Academy - ha spiegato Monica Possa, responsabile Risorse umane e Organizzazione di Generali - svolge l’importante compito di formare la prossima generazione di leader del Gruppo e funge da acceleratore della trasformazione culturale e di business all’interno di Generali. Trieste diventa così il fulcro formativo dei nostri leader e dei nostri migliori talenti provenienti da tutto il mondo». L’università di Trieste, assieme al altre prestigiose realtà internazionalei, è stata scelta come partner per i programmidi aggiornamento tecnico e sviluppo professionale.
Nel solo primo anno scarso di attività, senza ancora una sede stabile definitiva, sono stati ben settecento i manager di Generali, provenienti da oltre trenta Paesi diversi, ad aver già preso parte a Trieste a programmi di formazione. Da questo unico dato appare chiaro come l’Academy non solo dia prestigio a Trieste, ma costituisca anche una leva per il cosiddetto “turismo-business” (i manager si fermano abbastanza a lungo, dormono e consumano in città) che causa la crisi e l’avvento delle tecnologie ultimamente era quasi scomparso in città. L’annunciata ripartenza del progetto Silos con la realizzazione al suo interno del Palacongressi quasi di fronte, la riconversione di Porto Vecchio, il prossimo insediamento, sull’altro versante, di Eataly all’ex Magazzino Vini, potrebbero nel giro di pochi anni dare alle Rive di Trieste (dove tra l’altro c’è anche la sede della presidenza del Gruppo Fincantieri) prestigio e valenza internazionali.
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