Laboratorio di giornalismo Record di partecipanti

Oltre un centinaio di studenti premiati (115) e un nuovo record di partecipanti, che hanno sfiorato quota 600 (581 per l’esattezza), in rappresentanza di 32 classi di dieci scuole superiori cittadine, tra licei e istituti tecnici. Sono i numeri da primato della quinta edizione del Laboratorio di scrittura giornalistica promosso da “Il Piccolo” insieme alla Provincia, che ieri ha messo in scena la cerimonia di premiazione nell’aula magna dell’istituto Volta, addirittura in un doppio turno visto l’elevato numero di presenti.
Un percorso iniziato lo scorso autunno, attraverso una serie di incontri che sono proseguiti da ottobre a febbraio, sotto la guida di tre tutor, i giornalisti Pierluigi Sabatti, Claudio Ernè e Giovanni Tomasin, coordinati da Leopoldo Petto. Percorso e sfociato in un inserto allegato a “Il Piccolo”, nel quale sono stati pubblicati i migliori testi elaborati dagli studenti, mentre tutti gli altri articoli sono stati raccolti sul sito on line del quotidiano.
In quest’ultima edizione del laboratorio giornalistico è stato registrato un numero di presenze nettamente superiore al passato: un centinaio di studenti in più, che si sono confrontati con il mondo dell’informazione grazie al contributo portato nello specifico dal Volta, con i suoi 95 allievi, che è andato a unirsi a Carducci, Dante, Deledda, Fabiani, Nordio, Oberdan, Petrarca, Preseren e Slomsek, per una copertura totale dell’offerta scolastica cittadina, a testimonianza dell’interesse che il mondo dell’informazione continua a suscitare tra i ragazzi.
«Un giornale deve essere usato come un cacciavite per aprire le porte della conoscenza» ha spiegato agli studenti Paolo Possamai, direttore de “Il Piccolo”, sottolineando come il corso venga realizzato non a fini commerciali ma per arricchire l’educazione. E ha aggiunto: «Un mezzo per informare ma anche per denunciare tutto quello che non funziona». Il vice direttore Alberto Bollis si è soffermato invece «sull’ottima qualità dell’inserto che rispecchia il livello giornalistico raggiunto dagli studenti».
Soddisfazione per il successo dell’iniziativa è stata espressa anche dai vertici della Provincia, la presidente Maria Teresa Bassa Poropat e l’assessore alla Programmazione scolastica Adele Pino, e dal dirigente scolastico dell’istituto Volta Clementina Frescura, che hanno sottolineato «la validità del laboratorio giornalistico, oltre all’importanza della comunicazione e dell’arricchimento didattico che, grazie all’ausilio dei tutor, offre nuovi stimoli agli studenti». Senza dimenticare la scelta azzeccata di estendere l’iniziativa anche ad altre scuole, come gli istituti tecnici, in quanto «indipendentemente dal mestiere o dalla professione che i ragazzi sceglieranno di fare, sarà sempre fondamentale saper comunicare».
Ad aprire la cerimonia - nella quale è stata anche annunciata l’inaugurazione a breve del Museo del Piccolo, nella sede di Campo Marzio - è stato Pierluigi Sabatti, che ha ripercorso la storia del Laboratorio di giornalismo, nato cinque anni or sono come prosecuzione del progetto “Il Piccolo scuola”, voluto all’epoca dal quotidiano e dalla Provincia, che poi ha stuzzicato i ragazzi sull’esperienza di laboratorio. Molto apprezzati, poi, gli intermezzi musicali: in particolare quello curato dalla sezione musicale del Carducci, del professor Erik Kuret, tanto che alla fine è stato chiesto un bis alla chitarra eseguito da Francesco Cenci.
Nella scelta degli argomenti da parte degli studenti per la stesura dei loro articoli, ampio risalto ai temi sociali, come la solidarietà, il volontariato, l’assistenza, ma anche quelli ambientali (Ferriera ad esempio). Non potevano mancare comunque la storia, l’arte, la musica e la tecnologia. A conclusione del ciclo di incontri, i ragazzi hanno partecipato, al Teatro Bobbio, a un confronto con tre professionisti: la giornalista di Repubblica Alessandra Longo, il fotografo Fabrizio Giraldi ed il project manager di Noiza e presidente di “Trieste città digitale” Enrico Marchetto.
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