L’abete di piazza Unità saluta, c’è il sostituto

Il nuovo albero viene da Fusine. Cosolini: “Dall’opposizione solo misere speculazioni”

Esce l’albero di Natale contestato, e segato (ridotto da 20 a 13 metri). Entra un nuovo abete, più folto e dalla diversa provenienza. L’avvicendamento in piazza Unità avverrà oggi, grazie anche all’intervento dei vigili del fuoco. L’albero della discordia e delle polemiche politiche, originario dei boschi di Sappada, verrà «ricollocato» altrove, come assicura l’assessore comunale con delega al Commercio Elena Pellaschiar. Che spiega inoltre: «In piazza Unità ne sistemiamo uno più folto, concesso dalla Regione. Precisamente - specifica - dalla foresta regionale di Fusine». La novità giunge quindi dal Tarvisiano: un albero del Friuli Venezia Giulia. Ma non è l’unica novità: c’è pure il cambio di transenne.

Via le metalliche, cingeranno il nuovo abete quelle in legno. Programmata inoltre un’ulteriore sistemazione di un altro albero di Natale nella giornata odierna in città. «Prima di procedere in piazza Unità - aggiunge Pellaschiar -, collocheremo in piazza Sant’Antonio l’albero donatoci dal Comune di Sesto». Dall’Alto Adige, dunque, in questo caso. E mentre è iniziato l’allestimento del presepe in piazza della Borsa, sempre oggi il Comune presenterà gli appuntamenti natalizi organizzati in collaborazione con il Teatro Verdi. A ciò si aggancia il sindaco Roberto Cosolini per proiettarsi poi ancora sul tema albero: «Mentre mi avvio a presentare il ricco programma natalizio del Comune, che sgombrerà il campo da speculazioni abbastanza miserabili, emerge la verità più semplice». Quella evidenziata il giorno precedente da Fabrizio Piller Roner, presidente del consorzio turistico di Sappada. «L’albero di piazza Unità è vittima di un errore del trasportatore che lo ha irrimediabilmente compromesso (tagliandone via 7 metri per consentirne il “viaggio” fino a Trieste, ndr) - continua Cosolini -.

Prima però le misere speculazioni di chi non ha altri argomenti per fare opposizione hanno accusato la giunta e l’amministrazione di eliminare il Natale oltre ad aver insultato il Comune di Sappada e i suoi boscaioli, “rei” di essere complici in questa congiura. Proprio chi parla del Natale dei bambini, dovrebbe educare al rispetto e evitare di attizzare certe manifestazioni penose, come quella dei 5-6 cartoncini con insulti natalizi di domenica scorsa». «Resta - riflette Cosolini - un po’ di amarezza per una speculazione di cui si poteva fare a meno. Fatta a un mese dal Natale, senza nemmeno attendere il completamento dei preparativi. Trieste avrà la sua bella piazza con un bell’albero illuminato, come Parigi, Bruxelles, Amsterdam e Berlino, sotto cui ci saranno eventi di ogni tipo, così come in altre piazze e vie della città. La stragrande maggioranza dei miei concittadini avrà l’occasione per vivere il senso più profondo di una festa che ci invita alla solidarietà verso chi soffre ed è più debole». (m.u.)

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