L’abbraccio di Gorizia a trentamila penne nere
GORIZIA È come se un’altra Gorizia con i suoi 30mila e oltre residenti con in testa il cappello dalle penne nere piombasse pacificamente sulla Gorizia reale. Da oggi a domenica la città vivrà una di quelle manifestazioni destinate a incollarsi nella memoria collettiva: il raduno alpini Triveneto e l’adunata nazionale della brigata Julia.
Gorizia torna ad abbracciare gli alpini del Triveneto per la prima volta dal 1987. Allora, in occasione del 40° anniversario del ritorno della città all'Italia, con la definizione dei confini del 1947, il capoluogo isontino ospitò il raduno triveneto e la settima adunata nazionale della Julia.
Ancor più lontana nel tempo, invece, l'unica adunata nazionale degli alpini che si è svolta a Gorizia. Accadde nel 1951, e il ricavato di quella festa servì per acquistare lo stabile di via Morelli che dal 1959 è la sede della sezione Ana di Gorizia.
Numeri da capogiro quelli che escono dal cilindro magico della sezione Ana goriziana, organizzatrice dell’evento. Intanto gli alpini attesi alla sfilata di domenica. Nelle tre giornate della manifestazione sono previste in città oltre 30mila presenze, con le penne nere che arriveranno da tutte le 29 sezioni Ana del Terzo Raggruppamento: le 25 del Triveneto e le quattro sezioni estere che ne fanno parte (Belgio, Germania, Lussemburgo e Nordica).
Con loro anche i circa duemila alpini appartenenti alla gloriosa brigata Julia, che partecipano all'adunata nazionale provenienti dalle zone d'Italia e dall'Abruzzo non comprese nel Terzo Raggruppamento.
Gli organizzatori hanno predisposto un’accurata logistica per quanto riguarda parcheggi di auto e pullman, attendamenti (vedere cartina a fianco).
Il clou sarà la sfilata di domenica con partenza alle 10 dal Parco della Rimembranza. Il corteo coprirà le seguenti vie: corso Italia e corso Verdi, Mameli, piazza Vittoria, Roma, Crispi, Marconi, piazza Cavour, piazza Sant’Antonio (scioglimento). Nelle strade attorno al parco della Rimembranza verrà organizzato l’ammassamento.
Gli alpini in sfilata saranno circondati dall’affetto di migliaia di goriziani, pronti a sventolare le migliaia di bandiere tricolori messe a disposizione dagli organizzatori oltre alle seimila posizionate in città e nei dintorni.
I negozi resteranno aperti offrendo, tra l’altro, la vista delle bellissime vetrine allestite per l’occasione.
La tribuna per le autorità sarà posizionata ai Giardini pubblici di corso Verdi dove, sabato, ci sarà l’intitolazione di quel tratto alla memoria del maggiore Gennaro Sallustio.
L’ordine di sfilamento è stato suddiviso in sette settori, ciascuno dei quali preceduto da bande o fanfare. Altrettanto capillari saranno le modalità di scioglimento che avverrà attraverso piazza Sant’Antonio, vie Rabatta, Lantieri e Alviano.
Impressionante la macchina organizzativa. Volontari Son (Servizio ordine nazionale): circa 30 impegnati tra sabato pomeriggio e domenica; volontari medici, infermieri, logistici: circa 30 tra venerdì sera, sabato pomeriggio e domenica, distribuiti tra i due Pma (Posto medico avanzato), le cinque ambulanze e le 10 squadre di soccorso a piedi composte da due operatori; giovani del Terzo Raggruppamento alpini: circa 30. Sabato pomeriggio raggiungeranno a piedi Gorizia partendo dal cimitero di Fogliano e dal sacrario di Redipuglia, mentre domenica faranno da scorsa ai reduci sui mezzi; volontari delle squadre comunali di Protezione civile: una sessantina di uomini saranno in servizio domenica, su richiesta della Sezione Ana di Gorizia, attivate dalla Protezione civile regionale di Palmanova per supportare le forze dell'ordine; volontari della sezione Ana di Gorizia: circa 30, impegnati nel posizionamento delle indicazioni relative all'ammassamento, nell'allestimento delle aree parcheggio, degli alloggi collettivi e delle palestre; volontari dei gruppi della sezione Ana di Gorizia destinati ai quattro posti tappa: uno a Mossa (gruppo Ana Mossa), uno lungo la discesa di Lucinico (gruppo Ana Lucinico), uno alla fine dello Stradone della Mainizza (gruppo Ana Cormons), uno all'ingresso della città in via Trieste (gruppo Ana Gradisca d'Isonzo). Gorizia è pronta dunque a ripassare nella storia degli alpini, corpo che in questa città ha messo radici profonde.
Innumerevoli le iniziative di contorno al raduno e all’adunata con particolare riguardo alle cerimonie in memoria dei caduti.
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