L’abbraccio all’agente ferito di questore, colleghi e amici

L'agente è stato operato poche ore dopo la sparatoria ed è stazionario all'ospedale di Cattinara
Il questore Giuseppe Petronzi mentre saluta Cristiano Resmini
Il questore Giuseppe Petronzi mentre saluta Cristiano Resmini

TRIESTE Sono buone le condizioni di salute di Cristiano Resmini, il poliziotto rimasto ferito alla mano sinistra durante la sparatoria avvenuta venerdì scorso nella Questura a Trieste. L’uomo – come informa una nota dell’Azienda sanitaria – è stato operato poche ore dopo essere stato portato d’urgenza a Cattinara.



Sabato mattina, nel reparto di Ortopedia dove si trova tutt’ora ricoverato, ha ricevuto anche la visita del questore Giuseppe Petronzi, che augurandogli una pronta guarigione, gli ha portato un abbraccio virtuale da parte dell’intera città, così vicina in queste ore a tutto il personale della Questura.

Anche ieri sono stati molti i colleghi che hanno voluto dare un rapido saluto a Resmini. Il personale del reparto ha avuto disposizioni di non far entrare estranei nella sua stanza.



Persona discreta, Resmini, che ieri in mattinata è anche uscito dalla stanza scendendo nella hall dell’ospedale per accompagnare all’uscita colleghi e amici, declina, come era prevedibile, ogni richiesta di intervista. «No, grazie», risponde con garbo.

Il dolore per quello che è accaduto, il rispetto per i colleghi che non ci sono più oltre che le indagini in corso, impongono il silenzio. Resmini è stato ferito nell’atrio della Questura. Alejandro Stephan Meran, dopo aver ucciso gli agenti Rotta e Demenego, cercando di guadagnare l’uscita, impugnando le due pistole sottratte alle sue vittime, ha continuato a sparare. Indirizzando alcuni colpi al personale in servizio al corpo di guardia che rispondeva al fuoco. È in quel frangente che Resmini è stato ferito.

Alejandro Stephan Meran è ricoverato e piantonato in una stanza del reparto di Medicina d’urgenza in terapia farmacologica. —


 

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