La videoconferenza va in tilt e salta la seduta sui numeri
Piattaforma telematica ko: slitta il consiglio regionale. Rinviate a martedì a Udine, dal vivo, le risposte di Riccardi in aula sull’epidemia
TRIESTE. Doveva essere il giorno in cui, sollecitato da quindici interrogazioni depositate da maggioranza e opposizione, il vicepresidente Fvg Riccardo Riccardi avrebbe fatto chiarezza sui numeri dell’emergenza coronavirus in Friuli Venezia Giulia e in particolare a Trieste. Ma la verità della giunta Fedriga dovrà attendere la prossima settimana, perché problemi tecnici hanno reso impossibile la seduta in videoconferenza del Consiglio regionale. Lavori sospesi e rinviati a martedì prossimo dal vivo a Udine. Intanto, però, nessuna informazione viene fornita all’opinione pubblica, perché le opposizioni preferiscono che Riccardi parli in Aula, dando modo agli interroganti di replicare.
Tutto rimandato a causa di una trasmissione a scatti, che ha provocato l’interruzione della comunicazione iniziale del presidente Massimiliano Fedriga. Poco dopo Riccardi è riuscito a fornire almeno alcuni dati sulle case di riposo triestine, ma poi la connessione è saltata e la conferenza dei capigruppo ha optato per lo slittamento a martedì e mercoledì prossimi nell’auditorium della Regione a Udine. I consiglieri vi si sono già ritrovati durante l’epidemia per approvare le prime misure urgenti per fronteggiare l’emergenza Covid-19: quelle saltate inizialmente dopo la positività riscontrata del consigliere Igor Gabrovec al virus.
Le opposizioni avevano polemizzato nei giorni scorsi perché, davanti a tante interrogazioni, il vicepresidente aveva fatto sapere che non avrebbe partecipato alla riunione, non avendo tempo da perdere. Riccardi ha cambiato linea, ma le sue comunicazioni arriveranno tra qualche giorno. E si tratta di informazioni attese da tempo, perché il question time prevedeva che il responsabile di Salute e Protezione civile riferisse su numero di operatori contagiati nella sanità pubblica e nelle residenze per anziani, impiego di dispositivi di protezione, strategia per l’effettuazione dei tamponi, impiego della nave lazzaretto a Trieste, spese sostenute dalla Regione, avanzamento della distribuzione di mascherine gratuite per residenti, funzionamento delle unità speciali attivate dalle Aziende sanitarie negli ospizi, scelta di non creare un ospedale Covid free a Cattinara, ripristino delle normali attività di assistenza nei nosocomi e assenza di trasparenza sui dati.
Il presidente del Consiglio Piero Mauro Zanin mette nel mirino la società informatica regionale Insiel: «Va garantita l’efficienza della piattaforma telematica. Quanto successo dovrà essere oggetto di una specifica relazione che ho già chiesto». Martedì prossimo si opterà per una più tradizionale seduta dal vivo: «Da lunedì – continua Zanin – ritornano al lavoro molti italiani ed è giunto il momento anche per il Consiglio regionale di riunirsi nuovamente nelle sedi più adeguate, pur nel rispetto delle misure di distanziamento e protezione previste». Ma per il segretario del Pd Fvg Cristiano Shaurli «annullare la seduta è una brutta figura: in momenti come questi la Regione deve dimostrarsi pienamente operativa anche nei suoi organi legislativi».
La Corte dei conti indaga nel frattempo sulla decisione di lasciare agli eletti l’indennità pensata per coprire le spese per l’esercizio del mandato, tra cui in particolare spostamenti e trasferte, da due mesi ovviamente saltati. —
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