La Vespucci compie 85 anni e li festeggia anche a Trieste

Giovedì l’arrivo nell’ambito di una campagna che tocca i principali porti italiani In programma mostre a bordo, ricerche scientifiche e iniziative con il Wwf
La Vespucci davanti a piazza Unità
La Vespucci davanti a piazza Unità

TRIESTE Una campagna navale lungo le coste italiane (con unica toccata estera a Dubrovnik) per festeggiare gli 85 anni di attività e dare, ancora una volta, un contributo significativo alla tutela del mare. L’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare famosa in tutto il mondo, in splendida forma - grazie a recenti e lunghi lavori di ammodernamento all’Arsenale di La Spezia - si appresta a risalire l’Adriatico, dopo aver toccato Cagliari e Bari (dove sabato scorso è stata visitata da 5mila persone), per approdare nella nostra città nel pomeriggio di giovedì prossimo.

La “nave più bella del mondo”, al comando del capitano di vascello Curzio Pacifici, si fermerà a Trieste fino a lunedì 16 maggio, quando mollerà gli ormeggi alla volta di Venezia. In questi giorni si stanno dando gli ultimi ritocchi al programma delle iniziative collaterali (mostre, eventi culturali e di beneficenza) e a gli orari di visita per il pubblico. La data di un evento è comunque già nota: venerdì 13 maggio si terrà a bordo un convegno sulla tutela del mare organizzato dall’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale - Ogs e dal Wwf Italia.

La splendida Vespucci
La splendida Vespucci

Proprio il Wwf Italia, che festeggia i 50 anni, è infatti uno degli storici partner della Marina Militare nella sensibilizzazione sui problemi del Mediterraneo. La prima campagna a bordo della Vespucci, intitolata “Il mare deve vivere”, risale al 1978. Quest’anno l’attività del Wwf è legata in particolare alla campagna internazionale “Fish Forward” sul consumo sostenibile del pesce.

Non solo. Durante l’intera navigazione della Vespucci - che si concluderà, dopo dodici tappe, il 4 luglio a Livorno - ricercatori di alcuni istituti del Cnr e del Conisma (Consorzio interuniversitario per le scienze del mare), in collaborazione con i colleghi di diverse università, fra cui anche quella di Trieste, raccoglieranno dati sulla presenza delle macroplastiche (frammenti superiori ai due centimetri), dei cetacei e delle meduse, ed effettueranno misure sulla composizione chimica e sulla quantità del particolato atmosferico.

La campagna in corso assume una particolare rilevanza anche per un’altra ragione. La Vespucci è stata infatti nominata “ambasciatrice del Comitato Roma 2024”. Nel corso di tutte le tappe promuoverà così la candidatura di Roma per le Olimpiadi. Particolari iniziative sono poi previste, assieme al Comitato Roma 2024, nei porti di quattro città (Cagliari, Bari, Genova e Napoli) delle dodici individuate nel progetto per la candidatura della Capitale.

Un ruolo, questo, che vuole anche essere di buon auspicio, guardando alla decisione finale che il Cio prenderà nel settembre 2017. Il legame tra la nave scuola e i Giochi olimpici non è del resto qualcosa di nuovo. Nel 1960, anno in cui Roma ospitò le Olimpiadi, la Vespucci trasportò la fiaccola olimpica dal Pireo (Atene) alle coste italiane.

Al termine della campagna in corso, agli inizi di luglio la Vespucci imbarcherà gli allievi della prima classe dell’Accademia navale di Livorno, per la lunga campagna estiva che toccherà sia porti del Mediterraneo sia del Nord Europa.

Quello delle campagne di addestramento, del resto, è il compito istituzionale della Vespucci sin dalla sua entrata in servizio nella Marina Militare il 6 giugno 1931. Ad eccezione del 1940 (per gli eventi bellici) e degli anni 1964, 1973 e 1997 (per lavori straordinari), oltre a numerose brevi campagne in Mediterraneo, in primavera e in autunno, da quella del 1931 a quella del 2013 la Vespucci ha effettuato 79 campagne di istruzione per gli allievi dell’Accademia navale di Livorno, di cui 42 nel Nord Europa, 23 nel Mediterraneo, quattro nell’Atlantico Orientale, sette in Nord America, una in Sud America e due nell’ambito dell’unica circumnavigazione del globo, compiuta tra il maggio 2002 e il settembre 2003, periodo nel quale la nave scuola è stata coinvolta, in Nuova Zelanda, nelle attività connesse con l’America’s Cup 2003.

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