La vendita del Silos di Trieste è vicina. Il sindaco: «Manca la firma del notaio»
L’indiscrezione confermata dal sindaco Dipiazza. Dietro l’operazione
ci sarebbe una cordata di imprenditori stranieri, ma sul nome c’è riserbo
La vendita del Silos sarebbe ormai questione di settimane, forse meno. «Manca solo la firma dal notaio», dice il sindaco Roberto Dipiazza, confermando di aver avuto «notizie positive» da parte dei manager dell’attuale proprietà dell’immobile dietro la stazione dei treni, Coop Alleanza 3.0. Sul nome dell’acquirente c’è il massimo riserbo: voci di corridoio parlano di una cordata di imprenditori stranieri, forse austriaci. «Non posso dire altro: ma sono molto fiducioso», precisa il primo cittadino.
Manca dunque solo una firma, un atto notarile, per prospettare un destino diverso a quel magazzino che negli ultimi anni era arrivato all’attenzione della cronaca locale e nazionale in quanto dimora di emergenza dei migranti della rotta balcanica, in assenza di altre soluzioni costretti a dormire tra rifiuti e ratti in condizioni più volte valutate come «insalubri» anche dall’Azienda sanitaria.
Era stata la stessa Coop Alleanza 3.0, all’indomani dell’operazione di sgombero dell’immobile – era il 21 giugno scorso – a confermare che il passaggio di proprietà era ormai «molto vicino», sintesi di lunghi mesi di interlocuzioni con realtà interessate a rilevarlo. Accompagnato via e trasferito l’ultimo migrante – quel giorno le forze dell’ordine individuarono 165 persone – come da disposizioni e su sollecitazione della Prefettura, il Silos era stato transennato, le sue arcate chiuse con teloni verdi, in attesa di completare l’operazione di bonifica. All’epoca le trattative di compravendita erano già avviate.
In cosa verrà trasformato quello spazio una volta venduto è presto per dirsi. C’è tutta la parte di dietro, all’esterno, che potrebbe essere trasformata in utili parcheggi in sostituzione di quelli eliminati in Molo IV per i cantieri del Porto Vecchio, ma la partita più delicata si giocherà sui volumi del magazzino.
Recentemente su queste colonne il sindaco Dipiazza parlava di un progetto che vedrebbe la realizzazione di bar e ristoranti. «Il Silos lo immagino simile all’aeroporto di Venezia», dichiarava. «I turisti potranno mangiarci e farci shopping, in attesa del treno o della nave da crociera».
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