«La Variante alberghi minaccia lo skyline di Grado»
Per l’associazione “Noi Cittadini” presieduta da Sebastiano Marchesan c’è il rischio che in futuro il campanile della basilica di Sant’Eufemia possa venir pressoché oscurato dall’innalzamento di altri due edifici che si trovano lungo la diga.
Per questo si è messo al computer e realizzato una sorta di fotomontaggio nel quale si vede che oltre all’albergo Stella Maris (sarà a un hotel a 4 4 stelle) il cui piano particolareggiato giunge domani all’esame del Consiglio comunale, ci sono nello stesso elaborato, con altezze addirittura di poco superiori a questa nuova struttura, anche la Villa Marin e Il Castelletto.
Il sindaco Edoardo Maricchio, che ha ricevuto l’elaborato grafico di “Noi Cittadini” replica immediatamente affermano che al momento l’unica proposta di innalzamento presentata è quella relativa all’hotel Stella Maris e che non gli risulta, di certo almeno per una delle due strutture, che ci sia una pur minima volontà in tal senso.
«Hanno ragione i componenti della minoranza – afferma invece Sebastiano Marchesan - a riportare tale argomento in discussione al prossimo Consiglio comunale (l’argomento è stato posto all’ordine del giorno dalla maggioranza, ndr), in quanto tale altezza comprometterà lo skyline del lungomare nel tratto antistante il centro storico».
In realtà, come abbiamo già riportato nei giorni scorsi, la maggior preoccupazione dei consiglieri della minoranza che fanno parte della commissione urbanistica, è quella relativa a un eventuale futuro cambio di destinazione d’uso dell’immobile da ricettiva a residenziale.
“Noi Cittadini” aggiunge, però, che la stessa visuale del campanile che funge anche da importante punto di riferimento paesaggistico per tutte le imbarcazioni, con l'adozione di tale provvedimento, m vale a dire la cosiddetta Variante alberghi, risulterà irrimediabilmente compromessa.
Ma a questo, con un suo rendering e con i precisi dati numerici, ha già risposto il progettista Pietro Gary Dissette. «La nostra associazione – scrive ancora Marchesan - ha inviato un appello all'amministrazione comunale di Grado affinché venga rivisto l'ipotizzato provvedimento della Variante alberghi per il quale si consentirebbe l'innalzamento sino a 24 metri delle strutture alberghiere site sul lungomare di Grado».
«Praticamente – aggiunge Marchesan - il doppio dell'attuale altezza delle vecchie strutture alberghiere (Stella Maris e il Castelletto): un vero e proprio eccesso di sproporzione anche con il vicino Museo del mare e gli edifici adiacenti».
La stessa associazione specifica altresì di concordare sul fatto che per far riaprire le strutture ricettive chiuse si debbano determinare delle agevolazioni, ma entro certi limiti che non vadano a stravolgere l’immagine turistica di Grado e ricorda ancora che con molta probabilità la Comunità Europea potrà liberalizzare il vincolo alberghiero offrendo concrete possibilità di trasformazione degli edifici.
A Grado mancano, però, posti letto. Questo è un dato di fatto che è stato pure rilevato dall’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia e dal Turismo Fvg nel corso di un recente convegno avente proprio per tema l’offerta turiristica e il futro dell’Isola d’oro in questo setttore .
Posti letto che significano altresì posti di lavoro che in questi momenti di crisi sarebbero davvero una panacea.
«Ma l’associazione “Noi Cittadini”, oltre a Sebastiano Marchesan quanti soci ha? Non ho mai visto alcun verbale, alcuna notizia in merito».
È il sindaco Maricchio a chiederlo e ad aggiungere: «È’ comunque un’associazione che dice di no a tutto mentre Grado ha la necessità di svilupparsi ed essere competitiva. L’Isola d’oro ha, come affermano anche gli esperti, proprio bisogno di svilupparsi dal punto di vista ricettivo e in particolare nel settore alberghiero».
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