La truffa dei rilevatori di gas Il gip ferma i finti tecnici

Tutto era iniziato con un annuncio affisso nella bacheca condominiale a firma di un fantomatico «L'amministratore» con la dicitura «Prevenzione fughe di gas». Dopo qualche giorno apparivano i...

Tutto era iniziato con un annuncio affisso nella bacheca condominiale a firma di un fantomatico «L'amministratore» con la dicitura «Prevenzione fughe di gas». Dopo qualche giorno apparivano i “tecnici”, in divisa e tesserino di riconoscimento bene in vista, che sostenevano di «dover» installare il rilevatore per scongiurare imminenti pericoli. A quel punto far firmare un contratto ed esigere il denaro, oltre 200 euro, era la logica conclusione. Ma si trattava di una truffa. Da ieri i finti tecnici non potranno più operare. A fermarli è stato il giudice per le indagini preliminari Giorgio Nicoli che su richiesta del pm Lucia Baldovin ha emesso la misura cautelare dell'obbligo di dimora nei confronti di K.I., 23 anni e A.V., 24 anni. I due, tuttora collaboratori occasionali di una società di Brescia e incaricati di promuovere in tutta Italia la vendita porta a porta di apparecchiature per la rilevazione di fughe di gas, non potranno allontanarsi dal territorio dei due comuni di residenza nel bresciano senza specifica autorizzazione. Anche a Trieste i due avevano proposto, per lo più ad anziani che vivono da soli, l'applicazione dei rilevatori di gas puntando sulla finta obbligatorietà della procedura.

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