La triestina Suban al vertice del “club” delle ristoratrici
TRIESTE. Nuovo, prestigioso riconoscimento alla tradizionale capacità di Trieste, in questo caso degli interpreti della sua cucina, di accogliere: clienti abituali, turisti, visitatori di passaggio. L’Assemblea delle Donne imprenditrici della Fipe (la Federazione italiana pubblici esercizi) tenutasi a Roma ha infatti chiamato a far parte del suo rinnovato Direttivo nazionale Federica Suban, anima dell’omonima Antica Trattoria. Federica Suban, significativamente proposta dalla presidente uscente, è risultata la consigliera eletta con il maggior numero di voti.
Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito a Federca Suban – che fa già parte del Direttivo nazionale dell’Associazione Locali storici d’Italia – di fatto alla vigilia dell’assise triestina della Fipe che sarà chiamata a designare il prossimo presidente provinciale.
Sorpresa – oltreché ovviamente molto lusingata per l’apprezzamento riscosso a livello nazionale – la stessa Federica Suban: «Un ulteriore, prezioso riconoscimento alla cultura triestina dell’ospitalità, alla cura nell’accoglienza del cliente, all’attenzione ai suoi gusti e alle sue esigenze. E in questa circostanza fa particolare piacere ricordare anche l’ulteriore riconoscimento attribuito allo chef triestino Mauro Mafrici, inserito recentemente da una esclusiva giuria internazionale tra i 50 migliori ristoratori italiani nel mondo.
Ricordo con un certo orgoglio che Mafrici mosse i primi passi sui quali coltivò la sua passione e la sua predisposizione proprio da noi, all’Antica Trattoria, sotto l’attenta e sensibile cura di mio padre, Mario Suban. Poi il balzo al rinomato San Domenico di Imola, all’Hassler a Roma, da lì a New York alla corte dell’ormai mitica Felidia Bastianich, infine Chicago e qui siamo ai giorni nostri, ai più recenti splendidi successi».
In merito agli impegni nazionali con le Donne imprenditrici della Fipe, Federica Suban sottolinea l’ottima sintonia subito individuata in seno al sodalizio. Un gruppo giovane – sostiene – in linea con gli obiettivi tracciati dalla nuova presidente, Valentina Picca Bianchi, fondatrice di una giovane impresa di catering a Latina, e dalla vice Antonia Zambelli, torrefatrice a Varese.
Particolare attenzione verrà di conseguenza riservata alla formazione del personale («troppo spesso le giovani generazioni fanno fatica a far tesoro delle esperienze messe loro a disposizione»), all’informazione dedicata agli associati («troppo pochi sanno e usufruiscono delle misure e delle facilitazioni per il settore, che pur ci sono»), alla valorizzazione dei prodotti di eccellenza che rendono unici i locali italiani, a partire dall’espresso tradizionale, candidato recentemente a patrimonio immateriale dell’Unesco»).
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