La triestina scomparsa da tre giorni ritrovata fra i senzatetto

Costanza Mocenigo, 30 anni, mancava da casa da venerdì: la Polfer l'ha individuata in serata alla stazione di Mestre. Il sollievo della famiglia

TRIESTE. Scomparsa da tre giorni riappare tra i senzatetto di Mestre. Costanza Mocenigo, una trentenne triestina, è la protagonista di un “giallo” che mette in allarme la famiglia, gli amici e le forze dell’ordine ma che, fortunatamente, si conclude con un lieto fine.

L’allarme «Temiamo sia successo qualcosa di grave». È il primo pomeriggio di ieri quando la famiglia di Costanza lancia l’allarme: la ragazza è scomparsa da venerdì, quando le sue tracce si sono improvvisamente perse, dopo aver incontrato l’ex definito «poco raccomandabile» dalla mamma. Costanza si trovava a Mestre, di ritorno da Padova, e stava rientrando a Trieste. Ma a Trieste non è mai arrivata. È come sparita nel nulla nel buio delle strade vicine alla stazione ferroviaria di Mestre.

La denuncia Costanza è adulta e indipendente. Ma le circostanze del suo improvviso silenzio spingono i carabinieri, a cui la mamma e la sorella hanno presentato una denuncia per scomparsa, ad allertare immediatamente i colleghi di Mestre e Padova. La madre Flavia, che nella mattinata di ieri si precipita a Mestre, spiega infatti che la figlia aveva una storia «con un ragazzo poco raccomandabile». E aggiunge: «La stiamo cercando ovunque. Andiamo avanti per tentativi. Stiamo vagliando ogni ipotesi. Perché Costanza non è un tipo che non dà notizie di sè. Chiama sempre me o sua sorella. È impossibile che non abbia almeno tentato di mettersi in contatto con noi da venerdì sera. Costanza non ha mai lasciato passare due giorni senza chiamarci. Mia figlia è puntuale e precisa. Per questo siamo molto preoccupati».

Triestina scompare dopo una lite con l'ex ragazzo
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Il cellulare spento Della giovane donna - studi a Padova in psicologia, parenti nella famiglia veneziana dei Mocenigo e, nota caratteristica, capelli tinti di lilla - non si hanno notizie dalle 22 di venerdì quando aveva telefonato alla sorella, dicendo che si trovava nella zona della stazione di Mestre in attesa del treno per Trieste. Da quel momento Costanza è sparita nel nulla. E il suo cellulare, altro particolare inquietante, risulta da allora spento.

L’ex fidanzato La famiglia riferisce che Costanza aveva avuto una relazione con un giovane tunisino del quale era molto innamorata. La storia era stata controversa scandita anche dalle condanne del ragazzo per reati legati al mondo della droga. In passato, ai tempi dell’università e poi anche successivamente, la trentenne aveva convissuto in un appartamento a Padova con il giovane tunisino. A un certo punto, però, i due avevano litigato. Si erano separati. E Costanza era tornata a Trieste. Giovedì scorso, tuttavia, la ragazza era tornata a Padova per rivedere l’ex, pur promettendo in una telefonata alla madre che sarebbe rientrata a Trieste in tempo per sabato quando, ad attenderla, c’era il nuovo lavoro in un supermercato della catena Zazzeron. Non è stato così.

La lite Ad acuire i timori della famiglia le spiegazioni che il ragazzo tunisino, contattato telefonicamente dalla sorella nella giornata di sabato, ha fornito: ha detto di aver incontrato a Padova la ragazza e di aver discusso animatamente con lei. Ha aggiunto che Costanza, in un impeto d’ira, ha scagliato il cellulare a terra mandandolo in frantumi. Non basta: ha riferito che Costanza l’ha chiamato nella notte, da una cabina telefonica, minacciando un gesto estremo.

Il ritrovamento Tutti elementi che inducono le forze dell’ordine a far partire ricerche ad ampio raggio. Nella giornata di ieri si muovono carabinieri e poliziotti. Si muove persino “Chi l’ha visto”. Ed è proprio la Polfer, poco prima delle 22, a ritrovare Costanza: la ragazza, individuata grazie ai capelli lilla, si trova fuori dalla stazione ferroviaria di Mestre. Tra i senzatetto. Portata in commissariato telefona alla madre angosciata: «L’ho appena sentita» conferma, dopo giorni da incubo, la signora Flavia. La grande paura è finita.

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