La Trieste del primo ’900 rivive nelle immagini scattate da Arturo Benussi
Dal 9 dicembre per 12 settimane i lettori riceveranno in regalo una selezione delle più foto più significative
Per quasi cent’anni hanno ”dormito” sul fondo di un baule le 340 immagini stereoscopiche a colori realizzate, nei primi anni dello scorso secolo, dal commerciante triestino Arturo Benussi. Ieri, per iniziativa de ”Il Piccolo” e del Credito cooperativo del Carso, è stata presentata al caffè Tommaseo una selezione di questo ”corpus” unico e inedito, emerso la scorsa estate grazie all’intuizione di Paola Benussi, pronipote del fotografo.
A partire da mercoledì 9 dicembre, e per dodici settimane consecutive, verranno regalate ai lettori dodici di queste immagini, stampate con grande accuratezza in quadricromia per rispettare quanto il fotografo aveva visto e dipinto sulla lastra, creando con grande anticipo sui tempi 340 diapositive di otto centimetri e mezzo di lato per 17.
La serie inizia con un’ immagine del Bagno Fontana, costruito nel 1890 e demolito 18 anni dopo per lasciare spazio adeguato ai binari e agli edifici dell’attuale Stazione di Campo Marzio. Assieme a questa foto i lettori triestini riceveranno in regalo anche una cartella dove conservare tutte le immagini. Il mercoledì successivo verrà proposta una foto dei passeggeri di un vaporetto, ormeggiato alla banchina antistante le rive, a pochi decine di metri dal Teatro Verdi e dalla chiesa greco ortodossa di San Nicola.
Otto giorni dopo i lettori riceveranno un’accurata riproduzione, sempre a colori, del varo del piroscafo ”Carinthia” del Lloyd Austriaco, sceso in mare il 14 maggio 1900 da uno degli scali dell’Asenale gestito dalla stessa società di navigazione. Al quarto appuntamento sarà regalata una veduta di Barcola, con il viadotto ferroviario, il porticciolo del Cedas e la grande curva della linea di costa che finisce a Miramare. Seguiranno foto dell’Acquedotto, ora viale XX settembre, di piazza della Borsa, degli interni della Stazione centrale, del Canale con la Basilica serbo ortodossa di San Spiridione. E poi velieri, bagnati con l’ombrellino, fedeli sul sagrato di San’Antonio taumaturgo e venditori di verdura appena sbarcati da un trabaccolo con le loro ceste.
Ieri l'iniziativa è stata presentata alla stampa da Paolo Possamai e Sergio Stancich, rispettivamente direttore de ”Il Piccolo” e presidente del ”Credito cooperativo del Carso”. Il sindaco Roberto Di Piazza ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa, che mira a far conoscere al maggior numero di persone tanti aspetti della vita passata della città e del territorio, rimasti finora in secondo o terzo piano. Le foto realizzate da Arturo Benussi consentono infatti di ammirare in technicolor qualcosa che fino a oggi abbiamo visto solo in bianco e nero.
L’iniziativa dovrebbe svilupparsi in tempi brevi, consentendo una completa visione di tutto il ”corpus” di immagini emerse da un oblio protrattosi per quasi un secolo. Oggi, grazie alla digitalizzazione, queste foto potrebbero esser emesse in rete per fornire agli studenti, ai ricercatori e agli appassionati una visione totale di quella che fu ”la città di Arturo”.
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