La terra continua a tremare in Croazia, e arrivano neve e gelo

Una scossa 3.1 scala Richter si è registrata alle 9.35 di stamane  nella zona di Petrinja, la cittadina a sudest di Zagabria che è rimasta semidistrutta dal sisma di fine anno
epa08918705 A man stands in front his destroyed house and burns debris in the Majske Poljane village near Glina, 04 January 2021. The 6.4 magnitude earthquake that struck Croatia on 29 December 2020 left many houses in Petrinja, Sisak and the Glina area damaged or destroyed and another 4.2 magnitude aftershock was measured earlier on 04 January 2021. The 29 December 2020 earthquake left numerous people injuried and at least seven people dead. EPA/ANTONIO BAT
epa08918705 A man stands in front his destroyed house and burns debris in the Majske Poljane village near Glina, 04 January 2021. The 6.4 magnitude earthquake that struck Croatia on 29 December 2020 left many houses in Petrinja, Sisak and the Glina area damaged or destroyed and another 4.2 magnitude aftershock was measured earlier on 04 January 2021. The 29 December 2020 earthquake left numerous people injuried and at least seven people dead. EPA/ANTONIO BAT

TRIESTE In Croazia prosegue lo sciame sismico che non si è mai arrestato dal violento terremoto di magnitudo 6.4 del 29 dicembre, il cui bilancio è stato di sette morti, una trentina di feriti e enormi danni materiali. Come riferiscono i media regionali, una scossa 3.1 si è registrata alle 9.35 di stamane (11 gennaio) nella zona di Petrinja, la cittadina epicentro del terremoto a sudest di Zagabria che è rimasta semidistrutta dal sisma di fine anno.

Poco dopo la scorsa mezzanotte nella stessa area vi era stata un'altra scossa di magnitudo 3.9. Non sono giunte notizie di nuovi danni, ma la situazione in tutta l'area interessata resta molto difficile, anche per le condizioni meteo, peggiorate negli ultimi giorni con neve e gelo. Il flusso di aiuti, anche dall'estero è incessante, ma tanti degli sfollati preferiscono non allontanarsi dalle loro case rese inagibili e continuano a dormire nelle auto.

Ieri dall'Italia è partita per la Croazia una missione di specialisti, i cosiddetti Caschi blu della cultura, che avranno il compito di verificare i danni subiti dal patrimonio culturale croato e assistere i responsabili locali nell'opera di ripristino. Le autorità locali dal canto loro sono impegnate nel garantire che anche per gli studenti delle zone terremotate la scuola potrà riprendere il 18 gennaio.

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