La tassa di soggiorno fra corsa all’iscrizione e l’idea sommergibile

Via il 1° giugno. Le realtà ricettive devono accreditarsi online Bucci: «Puntiamo a portare un mezzo militare in Porto vecchio»
Lasorte Trieste 17/08/17 - Turisti
Lasorte Trieste 17/08/17 - Turisti

TRIESTE Mancano pochi giorni all’esordio della tassa di soggiorno, la cui applicazione a Trieste scatta dal primo giugno. Un avvio che stride con la proposta nazionale di abolizione inclusa nella bozza di contratto di governo tra Lega e 5 Stelle. A Trieste è stata avviata la fase tecnica che prevede l’accreditamento alla piattaforma di gestione del sistema creato dal Comune di Trieste e l’ottenimento delle credenziali di accesso per le 1.040 strutture ricettive del territorio comunale (51 alberghi, 50 affittacamere, 4 Rta-residenze turistico alberghiere, 163 bed&breakfast, 752 case vacanza, 2 campeggi e 14 strutture ricettive a carattere sociale).

«Invitiamo chi non ha ancora provveduto ad attivarsi attraverso il sistema on-line reperibile sul sito del Comune di Trieste o contattando gli uffici di Esatto», ha sollecitato ieri l’assessore al Turismo Maurizio Bucci, che assicura sia stata offerta ai gestori delle strutture ricettive la massima assistenza a livello tecnico. Ad oggi le richieste di accreditamento pervenute al sistema sono 163. «Il Comune è pronto e ha fornito agli esercenti un sistema pratico, che agevola il loro lavoro e assicura assistenza telefonica e on-line a chi dovesse riscontrare delle difficoltà», assicura il dirigente comunale Vincenzo Di Maggio che precisa: «Da parte del legale rappresentante va richiesta una credenziale per ogni struttura ricettiva per la quale è stata rilasciata una Scia, la segnalazione certificata di inizio attività».

È stato predisposto anche un avviso “scaricabile” sul sito dell’amministrazione comunale, che i gestori sono obbligati ad esporre e che informa chi pernotta a Trieste – anche chi ha già prenotato o pagato anticipatamente la sua vacanza in città – dell’introduzione della tassa di soggiorno. L’imposta si traduce nella fatturazione di 2,50 euro a notte per un hotel a 5 stelle, 1,20 per un albergo a una stella, fino a 1 euro al giorno per il campeggio. La tassa verrà applicata fino a un massimo di 5 pernottamenti consecutivi. Per le strutture ricettive che sgarrano, sono previste anche delle sanzioni. Da 50 a 500 euro, ad esempio, per ogni singola violazione per omessa, incompleta, infedele o tardiva dichiarazione trimestrale e da 100 a 500 euro per l’omesso o parziale riversamento dell’imposta. Dalla nuova tassa, valutando i pernottamenti dello scorso anno, il Comune prevede di incassare 1 milione e mezzo di euro: il 65 per cento sarà destinato alla promozione turistica del territorio comunale, il 35 ad investimenti finalizzati a migliorare l’offerta turistica e la sua fruibilità.

«È garantita la condivisione con le categorie che rappresentano le strutture ricettive, c’è la disponibilità ad accogliere serenamente tutte le proposte del settore – assicura Bucci –, ci sono già stati due incontri e seguiranno altri tavoli di confronto per valutare le diverse possibilità». Una delle idee avanzate da Bucci e accolta favorevolmente dalle categorie, che ora hanno chiesto di approfondire i costi da sostenere per realizzarla, è quella di investire la quota riservata agli investimenti nella sistemazione in Porto vecchio di un sommergibile. «Lo abbiamo già individuato, è un sommergibile della Marina Militare costruito nei cantieri di Monfalcone, classe Marconi che si trova a Genova», spiega Bucci. «Per ora è una proposta, un’idea – specifica – che va valutata anche in base ai costi soprattutto di trasporto: ha una lunghezza di circa 70 metri e per trasferirlo a Trieste servirebbe un rimorchiatore che dovrebbe fare il giro della nostra penisola». Bucci pensa ad una sistemazione del sommergibile a terra, in secca, in Porto vecchio. «La sua collocazione va condivisa con la Soprintendenza – anticipa –, il sommergibile necessita di una bonifica, di una pulizia e di una struttura alla base che lo sorregga: potrebbe diventare una realtà da affiancare all’Immaginario scientifico, ad Esof e all’attività del Museo del Mare che io vedrei bene trasferito in Porto vecchio». Già avviati i contatti per avere conferme sulla disponibilità del mezzo.

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