La stretta di Zara per il decoro pubblico: centro storico vietato a bikini e torsi nudi

L’Assoturistica locale lancia l’iniziativa: volantini informativi e guardie comunali all’opera. Previste sanzioni per i recidivi

Andrea Marsanich

ZARA La Città di Zara ha deciso di unirsi a Ragusa-Dubrovnik, Lesina, Macarsca e Vodizze: tutte località dove fin dalle stagioni passate – con ordinanze comunali – è vietato ai turisti, e ovviamente anche ai residenti, di circolare lungo il centro cittadini in abiti succinti. In altre parole, si proibisce alle donne di passeggiare in bikini, e agli uomini a torso nudo. A Zara l’iniziativa è partita dall’Assoturistica locale. «Anche se in città non si impedisce ufficialmente alle persone di camminare vestite in modo che noi riteniamo indecoroso - ha spiegato il direttore Mario Paleka - chiederemo ai turisti di rispettare tradizioni e cultura: abbiamo così predisposto dei volantini informativi in quattro lingue da distribuire ai visitatori dei nostri uffici turistici. Collocheremo poi una serie di pannelli in città, nei quali sarà fatta presente ai visitatori la necessità di avere un look consono alla tutela del decoro urbano».

L’iniziativa procederà per gradi: «Nei primi tempi ha aggiunto Paleka - informeremo turisti e abitanti su quanto stabilito, poi passeremo ai fatti concreti e in caso di ripetute inadempienze nel centro storico di Zara scatteranno le multe». La speranza è che volantini e pannelli basteranno a impedire che si giri tra gli antichi bastioni in costume da bagno o senza maglietta. L’entità delle multe? Non è stata ancora fissata, ha precisato Paleka. Ma saranno le guardie comunali a far presente a uomini e donne la necessità di avere un abbigliamento adeguato, sia passeggiando lungo la centralissima Calle Larga o nelle calli, sia entrando in negozi e locali.

«Nessuna caccia alle streghe – ha riferito Robertino Dujela, assessore municipale agli Affari comunali e alla salvaguardia ambientale – vogliamo però che i nostri ospiti, e sono tanti a Zara, capiscano la necessità di un minimo di decoro».

Non tutta l’operazione fin qui è filata liscia. Nel volantino stampato plurilingue, causa un grossolano errore di traduzione si legge che il costume da bagno va indossato ovunque a Zara, fuorché nelle spiagge: il contrario insomma di quello che si intendeva scrivere. L’Assoturistica si è impegnata a stampare a breve i volantini corretti.

A fare da apripista in materia di ordinanze pro-decoro anni fa era stata la città di Lesina (Hvar), sull'omonima isola. L'ordinanza lì prometteva sanzioni anche per urla, schiamazzi e altri disordini. La regola, in vigore, prevede ammende fino a 500 euro per la passeggiata in costume da bagno e fino a 700 per chi beve alcolici in area pubblica.

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