La strana alleanza “salva” i botti di Capodanno
TRIESTE I botti di Capodanno hanno fatto saltare gli schieramenti in Consiglio comunale. È avvenuto in seguito a una mozione presentata durante la seduta dell’altra sera dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. L'interpellanza urgente, firmata dai consiglieri Gianrossano Giannini, Cristina Bertoni ed Elena Danielis, non è passata grazie a delle improbabili convergenze trasversali che si sono verificate al termine di una animata discussione. La miccia è stata accesa per l’appunto dai consiglieri pentastellati, i quali hanno chiesto al sindaco Roberto Dipiazza, in quel momento assente dall’aula, di emanare un’ordinanza urgente «per vietare l’utilizzo di qualunque artificio pirotecnico esplodente, con particolare attenzione durante le festività di Natale e Capodanno, su tutto il territorio comunale».
L’ordinanza, richiesta dai grillini per limitare il più possibile «le lesioni, anche molto gravi, provocate dall’uso improprio o dal malfunzionamento dei dispositivi utilizzati», ha preso spunto anche dalle radici ambientaliste del Movimento. «In città si stima la presenza di circa 20mila cani e 40mila gatti - ha spiegato Giannini - che possono soffrire a causa delle esplosioni dei petardi fino ad arrivare a perdere la vita. Questo vale anche per la fauna selvatica presente sul territorio. Per questo chiediamo che venga vietato l’uso dei botti per un periodo che va dalla vigilia di Natale fino al giorno dell'Epifania, come accade già in 850 comuni italiani fra i quali Milano, Torino e Firenze». Per i 5 Stelle, insomma, non vanno fatte distinzioni fra i “miniciccioli” e il “pallone di Maradona”, fra le miccette e la famigerata “bomba Bin Laden”. Per tutti i trasgressori, grandi e piccoli, si devono prevedere delle sanzioni.
Il primo ad attivare la contraerea è stato l’ex sindaco Roberto Cosolini che, dribblata la sensibilità animalista di alcuni compagni di partito, ha preso la parola per portare un intervento all’insegna del realismo. «Non condivido un divieto così radicale - le sue parole - . L’ordinanza dello scorso anno prevedeva già di non poter sparare i botti dalle 16 del 30 dicembre alle 23 del 31 dicembre, oltre che dall’una alle 24 del primo giorno dell’anno. Ritengo che l’abitudine dei botti non possa essere relegata al solo spettacolo pirotecnico organizzato dal Comune». L'intervento dell'ex primo cittadino ha dato la stura a una serie di interventi che hanno creato un insolito asse fra maggioranza e parte dell’opposizione. «Io sto con Roberto Cosolini». L’esclamazione, dai toni surreali, è stata fatta dal leghista Fabio Tuiach, intenzionato a garantire ai propri figli il diritto di lanciare i petardi, ed è stata fatta propria da una larga fetta della maggioranza, compreso l’assessore con delega al Capodanno Maurizio Bucci. Alla fine la mozione è stata cassata con 19 voti contrari, sei astensioni e 13 voti favorevoli.
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