La storica Expomego non ha più una casa Gli sloveni giocano la carta Transalpina

Una soluzione transfrontaliera per salvare “Expomego”, la fiera più vecchia di Gorizia (nacque nel 1970) alle prese con l’indisponibilità del quartiere fieristico di via della Barca che necessita di interventi di adeguamento milionari.
È Roberta Filipic della Camera dell’artigianato e delle imprese (Obmocno obrta-podjetniska zbornica) a lanciare la proposta, subito caldeggiata dal sindaco di Nova Gorica, Klemen Miklavic. La campionaria vede, storicamente, protagonisti gli espositori sloveni che costituiscono il 60% del totale e, per loro, la soluzione di un trasferimento della manifestazione nel quartiere fieristico di Martignacco sarebbe fonte di più di qualche problema di natura logistico-organizzativa. Da qui, l’idea: perché non organizzare “Expomego” nelle vicinanze immediate della piazza della Transalpina, luogo-simbolo della caduta del confine e della fratellanza fra Gorizia e Nova Gorica?
Il sindaco Rodolfo Ziberna ha subito “sposato” l’idea che, a suo parere, sarebbe assolutamente percorribile, considerato che verrebbero utilizzate almeno tre, ampie tensostrutture a cavallo fra le due città. In questa maniera si unirebbe l’utile al dilettevole: si manterrebbe la campionaria in città e, accanto alla manifestazione fieristica, potrebbero essere costruiti eventi collaterali come concertini e quant’altro che coinvolgano anche la parte italiana in un clima di festa transfrontaliera.
«Confermo. Ne abbiamo parlato e mi pare davvero una bella idea. Non ci sarebbero, a mio parere, nemmeno grossi problemi di spazio perché la campionaria - annota il primo cittadino - potrebbe estendersi sia nelle aree verdi circostanti, sia lungo Kolodvorska ulica che costeggia la stazione. Gli stand sarebbero tutti perfettamente attrezzati e coperti e dotati anche di una pavimentazione adeguata ad ospitare i prodotti in esposizione».
Ziberna ha fatto anche un paio di conti della serva. «Expomego è una fiera che ha degli utili. Basterebbero 70, 80 mila euro per le tensostrutture e sarà mia cura incontrare i vertici della Camera di commercio Venezia Giulia per verificare la possibilità di un contributo».
Ma quando potrebbe svolgersi la prima “Expomego” transfrontaliera? «Qualcuno dice che si può promuoverla già ad ottobre. Io credo, più realisticamente, che si potrebbe puntare direttamente al 2021, magari verso la fine di aprile».
È probabile che via Caprin non sarà interessata ma per un motivo oggettivo. «Lì passa la linea degli autobus e vedo un po’ difficile sospendere le fermate del trasporto pubblico proprio in un’occasione come questa. In molti potrebbero sfruttare proprio i bus per raggiungere il luogo in cui si svolge la campionaria».
Ziberna ha anche un’idea, più futuristica: realizzare delle coperture per sfruttare l’area delle Casermette. Ma, per ora, è solo un sogno. —
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