La statua di Saba diventa anche poggia-bici
Povero Umberto Saba, esposto a ogni genere di maltrattamento e vilipendio. Ci riferiamo ovviamente alla statua del poeta triestino posizionata all'incrocio tra le vie Dante e San Nicolò, per cui è ormai venuto meno il più elementare rispetto. Il monumento, da anni privo della originaria pipa che sbucava dalle labbra bronzee, è nuovamente senza bastone (dalla Notte bianco-rosa del Giro d'Italia).
Oggi la lettrice Ambra Maturani segnala il gesto di inciviltà di due ragazzi che, giunti nella zona pedonale in sella alla loro bici, non hanno trovato di meglio che ancorare i loro cicli al monumento, fissandoli con tanto di lucchetto e provando la robustezza dell'antifurto con un paio di vigorosi scossoni. Poi si sono allontanati per entrare e fare shopping in un vicino negozio d'abbigliamento (almeno questo atto è encomiabile, visti i tempi).
La lettrice ha cercato un vigile nella zona per segnalare l'utilizzo poco ortodosso della statua, ma non è riuscita a trovarne a portata di voce. C'è a questo punto da chiedersi se valga o meno la pena di tenere in quel punto l'effige bronzea di Umberto Saba, stante l'acclarata incapacità delle autorità locali di preservarla e garantirle un minimo decoro.
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