La stampa slovena “ammaliata” dal mercato immobiliare triestino
il caso
Trieste, «città del caffè, della bora e dei beni immobili», come recita il titolo in terza pagina del quotidiano di Lubiana Delo nell’edizione di ieri, sta diventando sempre più richiesta dagli sloveni per acquistare una casa, sia essa una seconda casa di vacanza, sia una vera e propria prima residenza. Lo conferma Maja Vrtovec, titolare di una agenzia immobiliare e che vanta tra i suoi avi molti antenati sia austriaci che sloveni.
«I prezzi qui a Trieste - afferma l’immobiliarista al Delo - sono migliori che in Slovenia e si può iniziare ad acquistare già a meno di mille euro a metro quadrato». I dati più aggiornati, ossia quelli alla metà del 2018, parlano chiaro. Il prezzo medio di un appartamento a Trieste era di 1.550 euro a metro quadro, a Capodistria di 2.290, sul Litorale sloveno esclusa Capodistria di 2.520 mentre a Lubiana si arrivava a 2.770 euro a metro quadro.
Dunque, se all’inizio del nuovo millennio si era registrato il forte trend dei triestini che si facevano la casa appena oltre confine, soprattutto nell’area di Divaccia e Sesana, ora il mercato sta “imponendo” il flusso inverso. Trieste poi per gli sloveni può costituire un polo di attrazione particolare. Oltre al suo fascino e alla sua ubicazione sul mare «in città - spiega ancora Vrtovec al Delo - vive la minoranza di lingua slovena, per chi vuole ci sono scuole con la lingua d’insegnamento slovena e sempre in sloveno c’è una ricca offerta culturale». Il mercato, secondo l’immobiliarista, a Trieste è molto vivace in quanto in città vive un altissimo numero di anziani, e quindi c’è una buona disponibilità. Ottimo anche il rapporto qualità prezzo, se comparato al mercato di Lubiana. A Trieste un appartamento al secondo piano di 60 metri quadrati con vicino giardino alberato, piscina e campi da tennis lo si può acquistare anche a 55 mila euro.
Quello però di cui l’acquirente sloveno deve tener conto è che il costo della vita a Trieste è più alto che in Slovenia. Per un appartamento di 50 metri quadrati gli studi statistici sostengono che la spesa mensile per acqua, luce e gas sia di 150 euro a cui si devono aggiungere altri 400 euro di Imu se si tratta della seconda casa.
Chi poi sposta la sua residenza a Trieste dovrà effettuare il cambio della targa della sua automobile e sottoscrivere un contratto con un’assicurazione rc italiana molto più salato di quello che si riesce a ottenere in Slovenia. Va anche precisato che alcuni sloveni che acquistano a Trieste lo fanno in qualità di investimento, con la certezza (sicuramente con la speranza) che con la rinascita di Porto vecchio e la grande vetrina per la città che sarà costituita da Esof 2020, il mercato immobiliare possa determinare prezzi più alti a fronte di una maggiore richiesta.
Ma, nonostante le sirene immobiliari soffino il loro canto a Est, restano gli austriaci, per ora, i maggiori acquirenti stranieri di immobili a Trieste. —
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