La Slovenia ridisegna il territorio: pronta la nascita di 11 province

Partite le consultazioni pubbliche sul testo redatto per il governo da esperti dell’Ateneo di Maribor. Previsto per il 2023 l’avvio delle nuove amministrazioni

LUBIANA Anche la Slovenia avrà le sue regioni, o meglio le sue province, come le definisce il progetto che per il governo di Lubiana guidato dal premier Marjan Šarec ha elaborato un gruppo di esperti della Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Maribor capitanato da Boštjan Brezovnik. La Slovenia, lo ricordiamo, ha poco più di 2 milioni di abitanti e una superficie pari a 20.273 chilometri quadrati (pari a quella della Puglia e due volte e mezza quella del Friuli Venezia Giulia).

In base al progetto di cui sono iniziate ieri le consultazioni popolari a Ptuj, la Slovenia sarà suddivisa nelle regioni di Dolenjska, Gorenjska, Goriška, Stiria meridionale, Stiria orientale, Stiria occidentale, Carinzia, Lubiana, Litorale, Savinja-Šalek e Pomurje. Gli esperti propongono che la sede della provincia, la sede del consiglio provinciale e la sede del consiglio dei comuni non si trovino nella stessa città, ma in diversi luoghi della provincia. Tuttavia, i seggi preposti del consiglio provinciale e del consiglio dei comuni potrebbero essere modificati e determinati dai consigli provinciali.

La città di Lubiana sarà una provincia indipendente. Maribor sarà la sede della provincia occidentale della Stiria, con la sede del consiglio provinciale a Slovenska Bistrica e la sede del consiglio dei comuni a Lenart. La provincia della Stiria meridionale avrà il suo quartier generale a Celje, la sede del consiglio provinciale a Žalec, la sede del consiglio dei comuni a Zagorje ob Savi. Ptuj sarà la sede della provincia orientale della Stiria, con la sede del consiglio provinciale a Ormož e la sede del consiglio dei comuni a Ljutomer.

La sede della provincia di Pomurje sarà a Murska Sobota, la sede del consiglio provinciale a Lendava, la sede del consiglio dei comuni a Gornja Radgona. La provincia della Carinzia avrà la sua a Slovenj Gradec, la sede del consiglio provinciale a Ravne na Koroškem e la sede del consiglio comunale a Dravograd. La sede della provincia Savinja-Šalek sarà Velenje, la sede del suo consiglio provinciale a Šoštanj e la sede del consiglio dei comuni a Mozirje. La sede della provincia Dolenjska sarà Novo mesto, la sede del consiglio provinciale a Krško e la sede del consiglio dei comuni a Kočevje. Kranj sarà la sede della regione Gorenjska, mentre la sede del suo consiglio provinciale sarà a Domžale mentre la sede del consiglio dei comuni sarà Vrhnika. La provincia Goriška avrà sede a Nova Gorica, sede del consiglio provinciale sarà Aidussina e sede del consiglio dei comuni sarà Idrija. La sede della provincia del Litorale sarà Capodistria, mentre Postumia sarà la sede del consiglio provinciale e la sede del consiglio dei comuni sarà a Sesana.

Il concetto di 11 province, che oggi si baserebbe sui comuni come centri amministrativi e urbani, è stato annunciato da Brezovnik in una riunione del Consiglio nazionale del luglio scorso. La scelta di un tale punto di partenza è stata supportata anche dalle associazioni dei comuni. Il progetto di legge è stato elaborato sulla base di uno studio di regioni funzionali, scritto da Samo Drobne della Facoltà di ingegneria civile e geodetica di Lubiana. In questo progetto si è seguita la mobilità quotidiana per motivi di lavoro della popolazione dei singoli comuni, così come l'attaccamento generale ai comuni stessi delle province in cui sono stati inclusi.

Il progetto di legge prevede che le province entreranno in vigore il 1° gennaio 2023. Brezovnik ha anche precisato che il progetto di legge si basa sulla legislazione elaborata nel 2007/2008 dall’allora ministro Ivan Žagar. Tuttavia, il concetto di provincia, allora, era leggermente diverso, strutturato in modo che la sua spinadorsale organizzativa fosse il più vicino possibile alla regolamentazione dei comuni. A seguito della consultazione con il presidente della Repubblica Borut Pahor, cui hanno partecipato i presidenti delle associazioni dei comuni oltre al presidente del Consiglio nazionale Alojz Kovšec è stato formato il gruppo di esperti guidato per l’appunto da Brezovnik per preparare i punti di partenza del progetto.

Secondo Kovšec l'idea è che il Consiglio nazionale, in quanto organo neutrale, in cooperazione con gli esperti, senza alcuna precedente politicizzazione, cerchi di portare il progetto a una fase in cui possa essere raggiunto un ampio consenso, per cui la sua attuazione sarebbe concretamente e, questa volta sì, politicamente, possibile.—


 

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