La Slovenia riapre tutti i confini: controlli (per i non italiani) solo ai valichi maggiori

Libera circolazione ai valichi minori per i cittadini italiani: questi ultimi possono passare senza alcun controllo. Permangono le verifiche sugli automobilisti di altre nazionalità in transito a Fernetti, Rabuiese e Sant'Andrea, dove stamattina si sono formate code: la Slovenia prosegue infatti il monitoraggio di coloro che provengono da aree dell’Europa ancora considerate a rischio, tra le quali non c’è più l’Italia
Fila al confine di Fernetti nella mattinata di lunedì 15 giugno (Lasorte)
Fila al confine di Fernetti nella mattinata di lunedì 15 giugno (Lasorte)

TRIESTE Dopo l’anteprima di sabato, riservata ai soli residenti del Friuli Venezia Giulia, da oggi (lunedì 15 giugno) italiani e sloveni possono di nuovo muoversi da uno Stato all’altro senza più limitazioni di sorta: a mezzanotte sono cadute le restrizioni sugli spostamenti e gli inviti a non viaggiare introdotti a metà marzo sull’onda dell’emergenza sanitaria da quasi tutti i Paesi europei e la situazione dovrebbe tornare già oggi allo stato pre-Covid. Con alcune distinzioni.

I cittadini non italiani, infatti, dovrebbero passare solo attraverso i valichi maggiori - Fernetti e Rabuiese per Trieste e Sant'Andrea per Gorizia -, dove permangono i controlli. Libera circolazione, invece, per gli italiani nei valichi minori, che un po' alla volta dovrebbero essere tutti riaperti.

Slovenia, tolte le sbarre al confine italo-sloveno di Lipizza

Ecco spiegato il perché nella giornata odierna, lunedì 15 giugno, al valico di Fernetti si registravano lunghe code, fino a mezzo chilometro, mentre dal valico di Basovizza-Lipizza si poteva circolare liberamente, con la "caduta" nella notte, del muro in cemento che in questi mesi aveva separato i due Paesi.

La Slovenia riapre dopo 96 giorni, i controlli restano solo nei valichi principali
Bumbaca Gorizia 14.06.2020 Riapertura confine @Pierluigi Bumbaca fotografo

A Gorizia per festeggiare l'evento i sindaci di Gorizia e Nova Gorica hanno organizzato un taglio del nastro ufficiale al valico di via san Gabriele:

A Gorizia cade di nuovo il "muro": taglio del nastro al valico italo-sloveno di via San Gabriele

Fino alla serata di domenica, comunque, la situazione appariva ancora totalmente incerta, tanto che non risultava ancora alcuna comunicazione ufficiale da parte delle autorità centrali slovene alla Polizia di Frontiera italiana e sulle modalità operative della ripartenza. 

Nella giornata odierna si è appreso che il mantenimento dei controlli nei quattro valichi internazionali già aperti nel periodo di quarantena - fanno sapere dal consolato sloveno - è dovuto alla necessità di proseguire il monitoraggio degli automobilisti provenienti da aree dell’Europa ancora considerate a rischio epidemiologico, tra le quali non figura più l’Italia.

Quelli appena trascorsi sono stati 96 giorni che hanno riportato indietro le lancette del tempo di diversi anni, tanto che a molti hanno fatto ricordare l’epoca dell’ex Jugoslavia e della Guerra Fredda, quando la frontiera aveva diviso non solo la terra, ma anche gli affetti.

Gorizia, la Transalpina si libera della rete, code in via San Gabriele
Bumbaca Gorizia 13.06.2020 Riapertura confine Transalpina © Foto Pierluigi Bumbaca

E in un certo modo, sabato qualcuno ha avuto la sensazione di trovarsi di fronte alla caduta di un piccolo muro di Berlino, soprattutto a Gorizia dove la rete eretta sul piazzale della Transalpina ha finito per spaccare in due lo spazio comune tra il capoluogo isontino e Nova Gorica.

Valichi riaperti con la Slovenia: a Trieste torna la corsa al pieno scontato
Lasorte Trieste 13/06/20 - Rabuiese, Confine Italia - Slovenia, Fila per Controlli Polizia Slovena, Emergenza Coronavirus

RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo