La slovena Melania dà l'addio dopo la Casa Bianca. Per Donald un divorzio da 50 milioni

Terza separazione per Trump. Dettagli anticipati dal Sun: alla ex first lady spetterebbero pure due case e l’aereo privato
Trump accanto a Melania durante la campagna elettorale
Trump accanto a Melania durante la campagna elettorale

TRIESTE «Melania sta contando ogni minuto fino a quando lui non sarà più in carica, per poter divorziare». È stata Omarosa Manigault, già stella del programma “The Apprentice” trasformata in consigliera della Casa Bianca, ad aprire il rubinetto delle speculazioni con questo commento. Naturalmente siamo ancora qui, alle speculazioni, perché Donald non ha rinunciato alla Casa Bianca e continua la battaglia per restarci. Nel frattempo però il getto è diventato un fiume, che include dettagli tipo quello ripreso dal Sun, secondo cui l’ex modella incasserebbe almeno 50 milioni di dollari in caso di separazione.

Prima della sconfitta elettorale, una persona che conosce bene entrambi aveva detto: «Ma l’ha vista Melania? Quanto divertente può essere, per una come lei, stare con settantaquattrenne come lui? ». Queste speculazioni giravano già dal 2017, quando nei primi mesi del mandato presidenziale la moglie non aveva seguito il marito a Washington. La versione ufficiale era che voleva restare a New York per consentire al figlio Barron di completare l’anno scolastico. Secondo quella ufficiosa, però, il vero motivo del ritardo era la volontà di rinegoziare il “prenup”, ossia l’accordo pre matrimoniale sulla divisione dei beni in caso di divorzio, per rimpiazzarlo con un “postnup” che tenesse conto degli oneri generati dai doveri di First Lady. Melania, parlando con gli amici, lo descriveva come «take care of Barron», ossia assicurare che suo figlio fosse messo sullo stesso piano dei fratelli Eric e Don, e delle sorelle Ivanka e Tiffany.

I maligni speculavano che avesse firmato un contratto, con cui si impegnava a restare al fianco del marito fin quando sarebbe rimasto alla Casa Bianca. A mandato finito, avrebbe avuto la libertà di divorziare, incassando la buonuscita prevista. «Se Melania gli infliggesse la suprema umiliazione di lasciarlo mentre è ancora in carica – ha detto Omarosa – lui troverebbe un modo per punirla». Perciò ogni gesto della First Lady era finito sotto la lente di ingrandimento, per individuare i segnali della sua insofferenza. «Liberate Melania! », era lo slogan. Dalla mano di lui rifiutata sulla scaletta dell’Air Force One, al braccio del militare su cui si è appoggiata durante la recente cerimonia del Veterans Day, ogni indizio è stato usato per confermare le speculazioni. Quando la vittoria di Biden sarà certificata, e se il 20 gennaio Donald lascerà la Casa Bianca, si capirà se le illazioni avevano merito.

Nel frattempo gli avvocati si basano sui divorzi, da Ivana e Marla Maples, per capire cosa possa aspettarsi Melania. La prima moglie, madre di Don, Eric e Ivanka, aveva ricevuto nel 1992 14 milioni di dollari, una villa in Connecticut, un appartamento al Trump Plaza di New York, l’uso di Mar-a-Lago per un mese ogni 12, e 650mila dollari annuali per gli alimenti dei figli. A Marla era andata peggio, perché con la sola Tiffany si era dovuta accontentare di 2 milioni. Melania però è quella che ha resistito di più, lavorando come First Lady, e gli avvocati si aspettano che riceva almeno 50 milioni, un paio di case, alimenti per Barron di cui avrà la custodia, e benefici tipo l’uso dell’aereo privato. A meno che Donald non sorprenda tutti, vinca le cause, e la costringa a restare altri quattro anni alla Casa Bianca. —

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