La Sinistra fa colletta e i giornali “proibiti” tornano in Biblioteca
Da martedì Il Manifesto e Avvenire ritornano tra i quotidiani disponibili alla lettura nella Biblioteca comunale. Non per un marcia indietro dell’amministrazione locale, che lo scorso anno aveva tagliato gli abbonamenti ai due giornali, motivando la decisione con una questione di costi, ma grazie alla raccolta di fondi avviata dalla lista civica La Sinistra per Monfalcone e supportata anche da Sinistra Italiana e da altri cittadini.
La sottoscrizione ha riguardato del resto non solo Il Manifesto, appartenente all’area della sinistra, senza essere organo di alcun partito, ma anche il quotidiano di ispirazione cattolica Avvenire. I 561 euro raccolti consentiranno di poter consultare una copia di quest’ultimo dal martedì al sabato compreso (la domenica la Biblioteca comunale è chiusa e il quotidiano non esce il lunedì) per 37 settimane e 2 giorni, vale a dire circa 9 mesi e di poter leggere Il Manifesto, sempre dal martedì al sabato, per 33 settimane, circa 8 mesi. È quanto ha spiegato durante un incontro giovedì pomeriggio nel locale Brocante di viale San Marco Antonella Venturelli che per la civica La Sinistra ha seguito l’iniziativa.
«Non percorribile, secondo quanto ci hanno comunicato gli uffici comunali, la modalità della donazione dei fondi – ha aggiunto –, ci siamo adeguati alla formula adottata dallo stesso servizio bibliotecario, cioè quella dell’acquisto e fornitura tramite una rivendita di giornali che poi porta la mazzetta dei quotidiani in via Ceriani».
La lista civica ha sottoscritto quindi l’impegno con l’edicola per la fornitura fino all’esaurimento della somma raccolta, mentre il servizio bibliotecario è stato avvisato che da martedì, e senza interruzioni nel corso dell’estate, tra i giornali in consegna ci saranno anche Il Manifesto e Avvenire. «Confidiamo che i cittadini possano nuovamente fruire di questi quotidiani dai prossimi giorni, perché la libertà di scelta e il pluralismo delle voci rimangono importanti», ha detto ancora Antonella Venturelli. Per la civica si è trattato di chiudere il percorso avviato un anno fa, «quando l’amministrazione comunale ha deciso di tagliare l’abbonamento ai due quotidiani con conseguente ulteriore impoverimento dell’offerta culturale, cui hanno contribuito anche l’eliminazione di ContraAzioni e il cambio di rotta del Centro giovani», secondo quanto affermato dall’esponente de La Sinistra ed ex consigliere comunale Alessandro Saullo. L’azione prese invece il via con una cena di sottoscrizione cui partecipò una cinquantina di persone e trovò poi il supporto anche di Sinistra Italiana e singoli cittadini. «Speriamo che il nostro sia un piccolo gesto per il risveglio delle coscienze», ha concluso Saullo, rimarcando la distanza dall’attuale amministrazione locale e dalle scelte compiute finora in ambito culturale e delle politiche giovanili. «Anche se abbiamo cercato di collaborare in quest’ultimo ambito – ha concluso –, sperando di far capire che non tutto di quanto realizzato in passato andava necessariamente cestinato».
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