La Sinistra attacca il taglio delle panchine
«Lo stavamo aspettando». Anzi, la stavano aspettando al varco. I contendenti sono quelli di Rifondazione comunista, confluiti nella lista La Sinistra per Monfalcone, che sfidano il sindaco Anna Cisint sulla “rivoluzione” della viabilità. Un progetto che parte dai panettoni di corso del Popolo e dalle panchine di piazza della Repubblica... E qui sta il nodo.
«Dopo l’annunciato taglio della rassegna di teatro civile (ContrAzioni, ndr), dopo “l’obiezione di coscienza” della sindaca sulle unioni civili (cerimonie minimal e comunque delegate ad altri, ndr), dopo l’idea di voler diventare un grande fratello (il piano delle telecamere, ndr), la requisizione delle elemosine e gli spuntoni per non far sedere la gente attorno al campanile (ordinanza anti-mendicanti e piano per il Duomo, ndr), in un’amministrazione a guida leghista non poteva mancare il classico taglio delle panchine», scrive il gruppo che in Consiglio comunale è rappresentato da Cristiana Morsolin.
L’attacco affonda, ma fino a un certo punto, perché Cisint «fa intravedere motivi estetici» in merito al taglio. E allora il primo cittadino viene stimolato: «Siamo curiosi di sentire quali sono le ragioni per questo gesto, perché se ritiene quelle panchine non di suo gusto - dice La Sinistra - immaginiamo che abbia intenzione di sostituirle con altre più belle. In caso contrario ci spieghi perché non le piace l’idea stessa di panchine in piazza, perché questo invece sarebbe una cosa più in stile da destra leghista...». Insomma, l’attacco sembra voler chiamare in causa lo “sceriffo” Gentilini, già sindaco di Treviso, e la volontà di segare le panchine anti-imigrati. Ma come detto Morsolin e soci non vogliono affondare. Attendono. E stuzzicano la giunta di centrodestra per vedere cosa farà domani. Sulle panchine e non solo. «Sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più originale dalla neosindaco di un copia incolla di azioni di giunte a stampo leghista - sottolineano - e ci preoccupa non poco il volto nuovo che si vuole dare a questa città che sarà dominata da auto parcheggiate in ogni dove, con buona pace dell’assessore all’Ambiente (e qui c’è l’invito a Sabina Cauci, tutta concentrata per il momento sulla centrale A2A, a battere un colpo, ndr)e della salubrità dell’aria, e con un salotto buono in cui però forse non ci si potrà sedere». (p.c.)
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