La sfida tra i candidati rettore nel segno della discontinuità

Di Lenarda, Rui e Vianelli sono i tre in lizza per la guida dell’Università triestina: tutti concordano sull’obiettivo di smarcarsi dalla gestione Fermeglia-Turinetti 

TRIESTE Più che una lotta a tre è una battaglia comune contro gli attuali vertici rettorali e dirigenziali universitari: la campagna elettorale per l’elezione del numero uno dell’Ateneo giuliano si gioca tutta sulla discontinuità con la gestione Fermeglia e soprattutto con quella della direttrice generale Maria Pia Turinetti, che ormai è chiaro verrà sostituita indipendentemente da chi vincerà queste elezioni.

Università di Trieste, una donna in corsa per la successione del rettore Fermeglia


È questo il primo forte segnale lanciato ieri dai tre candidati al rettorato, Roberto Di Lenarda, Rinaldo Rui e Donata Vianelli, in occasione del primo confronto formale dinnanzi all’assemblea del corpo elettorale, che si è svolto ieri nell’aula magna dell’edificio centrale del campus di piazzale Europa. Ed è questo il tema che ha infuocato maggiormente la platea presente al dibattito, non così numerosa come nella scorsa tornata elettorale, ma composta stavolta anche da molti studenti, che avevano invece disertato l’assemblea di qualche settimana fa, convocata proprio nei giorni delle elezioni studentesche. Ieri i tre candidati hanno presentato ufficialmente il proprio programma, con stili comunicativi molto diversi: quattro pagine stringate per Rinaldo Rui, che pone l’accento sul desiderio di “normalità”, di un Ateneo che semplicemente funzioni nei suoi aspetti fondamentali, una presentazione in power point per gli altri due candidati, con Di Lenarda che propone un programma di una trentina di pagine dal titolo “Condividere per cambiare e crescere”, e Vianelli, con un programma in cinquanta pagine e un sito web creato ad hoc per la candidatura.



Tra gli obiettivi strategici Di Lenarda evidenzia la necessità di una governance partecipata e trasparente: «Il mio programma intende valorizzare le persone, perché in questi anni si è avvertito un disagio crescente del personale che opera all’università – spiega –. Voglio valorizzare il contesto in cui siamo inseriti, il coordinamento con le altre università regionali e la collaborazione con gli enti di ricerca. Intendo puntare sull’innovazione, sfruttando le potenzialità del digitale e dell’intelligenza artificiale». Per farlo l’ex direttore del dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e della salute, identifica alcuni strumenti, tra cui una nuova politica di bilancio, un nuovo modello di governance e una nuova visione per l’edilizia, necessaria per sbloccare i tanti cantieri aperti da tempo.

Vianelli, da docente di Economia e gestione delle imprese, affronta il tema università con piglio manageriale: in questi anni, dice, i finanziamenti ricevuti sono stati usati peggio che in altre università, perciò serve un vero e proprio piano strategico, con scelte manageriali, per la creazione di valore pubblico. «Serve una nuova organizzazione e una sburocratizzazione del sistema – evidenzia –, una valorizzazione della ricerca e del ruolo dell’università sul territorio, innovazioni didattiche per garantire l’attrattività dei corsi di studio, un potenziamento dell’internazionalizzazione e della digitalizzazione. Dobbiamo pensare di più agli studenti, per creare un’università a loro misura, lavorare sul potenziamento delle loro soft skills e dell’imprenditorialità».

Università di Trieste, una donna in corsa per la successione del rettore Fermeglia


Rui evidenzia la necessità di lavorare in un ambiente in cui «normale non sia un risultato eccezionale»: serve, dichiara, un ambiente confortevole e sereno in cui poter discutere e dialogare, in cui le cose funzionino, senza banchi o proiettori rotti, senza una burocrazia così pesante e appalti e gare di durata indefinibile. «La porta del mio ufficio – conclude – è sempre aperta e mi impegno affinché questa filosofia sia estesa a tutte le posizioni apicali dell’amministrazione». —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo