La sede di via Punta del Forno aperta nel 2004 è ormai piena

Dal 2004 l’Archivio generale comunale, assieme all’Archivio diplomatico, ha sede in via Punta del Forno 2 nei palazzi Eisner, Civrani e Zois. Ma è già da tempo completamente saturo. L’Archivio generale del Comune di Trieste ha il compito di conservare la documentazione prodotta e acquisita dagli uffici nello svolgimento della loro attività a partire dal 1776 ad oggi. Tutela e valorizza il patrimonio documentale, testimonia la storia e la vita della città, promuove la conservazione della memoria della comunità e del territorio, e lo sviluppo della cultura. Nell’ambito dei 10 chilometri lineari di documenti e registri, custoditi nei depositi e suddivisi per ufficio “produttore”, si segnalano tra gli altri la serie dei verbali e delle deliberazioni del Consiglio e della giunta dal 1861 ad oggi, gli atti prodotti dal magistrato civico, dall’Ufficio tecnico, dalla Segreteria generale, dal Gabinetto del sindaco, dal Servizio cimiteri comunali e da altri fondi che trattano le più svariate materie di competenza comunale (polizia e “annona”, avvocatura, contratti, commercio, personale, istruzione, servizi pubblici, industria).
Il nuovo Archivio generale fu inaugurato nel 2004, ma i lavori iniziarono nel lontano 1997 per quanto riguarda Palazzo Civrani e nel 1999 per Palazzo Zois. L’opera, finanziata con le risorse del Fondo Trieste, costò complessivamente 11 miliardi e 400 milioni di vecchie lire. Prima di allora l’Archivio generale del Comune era disperso in una miriade di uffici del territorio. L’opera porta la firma dell'architetto Gigetta Tamaro. Il progetto strutturale prevedeva un’unica soluzione d’uso per gli edifici Zois e Eisner-Civrani, che, formando un corpo unico, dovevano offrire anche la sede per tutti gli uffici del settore. Una soluzione che anni dopo si è rilevata non del tutto sufficiente. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo