La scure di Rosolen e Ciani: «Stop ai vitalizi e 32 consiglieri»

TRIESTE. Sarà una lotta contro il tempo. Oggi è atteso il primo faccia a faccia sui costi della politica, il tavolo tecnico che una settimana fa il Consiglio ha istituito, per decidere come cominciare a tagliare. Entro l’anno, stando agli annunci, piazza Oberdan conta di chiudere la partita. È una promessa su cui si gioca la credibilità del Palazzo. La carne al fuoco, a cui si aggiungono i disegni di legge di Alessia Rosolen e Paolo Ciani del Gruppo Misto, è molta: riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori esterni, indennità, vitalizi, auto di rappresentanza (su cui spinge Roberto Asquini), diminuzione dei compensi alle partecipate.
Una quindicina i provvedimenti che, con sfumature diverse, vanno in questa direzione. «Già – riflette il presidente del Consiglio Maurizio Franz – le proposte sono davvero tante. Ora dobbiamo di stabilire le priorità altrimenti passa un altro anno». Riuscirà l’aula nel suo intento? La fine del 2011, a ben guardare, è dietro l’angolo. Calendario alla mano, considerando le festività natalizie, il Consiglio ha poco più di due mesi per intervenire. Ce la farà? I dubbi non mancano. Ad iniziare dalla questione più spinosa, il numero degli inquilini che siedono a Palazzo. Il Pdl chiede di passare da 59 a 50, il Pd propone 48, il Gruppo Misto 32.
La riunione di oggi, a cui partecipano i capigruppo, il presidente della commissione competente e il presidente Maurizio Franz (Tondo è in Russia e dovrebbe mandare un delegato) ha il compito di trovare la quadra. Strada in salita, quella sul numero degli inquilini del Palazzo: per dare una forbiciata all’aula bisogna metter mano allo Statuto che, in quanto legge costituzionale, ha bisogno di una doppia lettura alla Camera e al Senato. Il traguardo del 2011, dunque, è tecnicamente impossibile. «Ho chiesto ai consiglieri che si arrivi a portare in aula, entro novembre, almeno una parte delle proposte – ribadisce Franz – che domani (oggi ndr) cercheremo di condensare in un’unica legge». Gianfranco Moretton, capogruppo del Pd, ha le idee chiare: «Priorità al tema dei consiglieri, in modo che dalla prossima legislatura si possa partire con un numero ridotto. Se così non sarà il tavolo non ha senso».
Ieri, in una conferenza stampa organizzata assieme alla collega del Gruppo Misto Alessia Rosolen, Paolo Ciani ha manifestato i suoi dubbi sulla validità del tavolo: «È uno strumento inutile perché trovare rapidamente una sintesi tra tutti i disegni di legge è difficile». Ciani e Rosolen, tuttavia, rilanciano con due progetti di legge che spaziano dall’eliminazione dei vitalizi, alla riduzione del Consiglio da 59 a 32 componenti. «L’eliminazione dei vitalizi - ha detto Ciani - ha l’obiettivo di porre il Friuli Venezia Giulia in linea con altre regioni e va incontro alla richiesta pressante che cittadini e opinione pubblica indirizzano ai palazzi della politica». E il taglio alle indennità? «Basterebbe un emendamento in finanziaria – chiarisce Rosolen – tuttavia io non sono d’accordo a intervenire su questo aspetto perché i politici devono essere liberi da qualsiasi condizionamento e gli stipendi elevati servono a garantire ciò». I due consiglieri nei prossimi giorni proporranno altri testi per l’abolizione delle Province e il trasferimento delle funzioni ai Comuni e alle Regioni, l’obbligo di associazione dei servizi per i Comuni sotto i 5.000 abitanti e il passaggio a un’unica Ater e a un solo Ente fieristico.
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