La scena di Trieste attrae l’interesse del “super film” made in Hollywood

TRIESTE Parlano inglese, hanno un cappello a falde larghe, portano occhiali da sole. Ti stupisci di vederli a Trieste e qualche curioso ha cominciato a fare domande. E ha scoperto che non si tratterebbe di turisti stravaganti, ma degli uomini della produzione hollywoodiana del sequel di “Come ti ammazzo il bodyguard”, film d’azione del 2017 diretto da Patrick Hughes. Una perlustrazione che, con il coordinamento di Fvg Film Commission di Federico Poillucci, che sarebbe riuscita nel colpaccio, si potrebbe concretizzare nelle riprese programmate nella settimana dopo Pasqua.
Con telecamere pronte a girare anche a Miramare, tanto che si vocifera di una chiusura di quell’area per un paio di giorni. Si tratta al momento solo di indiscrezioni. Nessuno conferma, né Film Commission né Miramare. Ma nel tam-tam è spuntato tra l’altro un attore notissimo come Antonio Banderas, che potrebbe entrare in un cast che, nella pellicola di due anni fa, era guidato da Ryan Reynolds, attore, produttore e sceneggiatore canadese, e da Samuel L. Jackson, nomination all’Oscar quale miglior attore non protagonista per “Pulp Fiction”, più volte diretto da Spike Lee e Quentin Tarantino, con la presenza anche di Salma Hayek, nomination all’Oscar alla miglior attrice per “Frida”, film sulla sofferta vita privata della pittrice messicana Frida Kahlo. “The Hitman’s Bodyguard”, questo il titolo originale, racconta la storia di un killer (Jackson) dotato di uno spiccato senso dell’umorismo che diventa testimone chiave in un processo contro un feroce dittatore bielorusso, e per questo nel mirino di gente senza scrupoli che lo vuole far fuori. E poi c’è una guardia del corpo senza macchia (Reynolds) prima che un prestigioso cliente giapponese venga ucciso sotto i suoi occhi da un cecchino.
Un paio d’ore in cui si costruisce una stretta amicizia tra i due protagonisti, per un film (30 milioni di budget, 177 milioni di incassi) che il sito di settore “Coming soon”, citati i modelli “48 ore” e “Arma Letale”, considera non particolarmente originale, ma promuove per scene d’azione «ben disegnate», per una trama «che parla, senza ironie o alleggerimenti di qualsivoglia natura, di genocidi che sono tutto tranne che da ridere», per la «buona alchimia» tra Jackson e Reynolds. In occasione del festival di Cannes 2018 la rivista Hollywood Reporter ha fatto trapelare che Millennium Films aveva messo in cantiere il capitolo due. Ma nessuno si sarebbe aspettato che la produzione statunitense potesse pensare a Trieste e nello specifico Miramare per le nuove avventure dei riconfermati Jackson e Reynolds. Con l’aggiunta appunto, sempre secondo indiscrezioni, di Banderas.
Un riconoscimento prestigioso per la città e un’altra tappa della crescita di Fvg Film Commission, cui si deve parte del boom turistico del capoluogo regionale vista l’alta esposizione sul grande e piccolo schermo con ben quattro set aperti contemporaneamente l’anno scorso: la serie Rai “La porta rossa 2” , distribuita in tutto il mondo da Studiocanal/Canal Plus, la serie Mediaset “Il silenzio dell’acqua” , la nuova serialità sempre destinata alla Rai “Volevo fare la rockstar” (girata prevalentemente fra Gorizia e Cormons) diretta dal regista goriziano Matteo Oleotto e il film di Gabriele Salvatores “Se ti abbraccio non aver paura”.
Una presenza che ha prodotto un indotto economico annuo tra i 6 e gli 8 milioni di spesa diretta sul territorio da parte delle produzioni ospiti. Tra l’estate e l’autunno più di 160 persone delle varie troupe hanno infatti pernottato in alberghi, residence o case private in affitto. Con l’aggiunta del ritorno occupazionale, dato che un terzo delle maestranze è stato assunto localmente. —
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