«La salute di mio figlio in pericolo per l’imprudenza di una dottoressa»

«Me la ricordo bene la dottoressa e il pensiero che ho fatto mentre vaccinava mio figlio: “Ma come può una pediatra lavorare a contatto con i bambini con la tosse e senza una mascherina addosso?”»....
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TRIESTE «Me la ricordo bene la dottoressa e il pensiero che ho fatto mentre vaccinava mio figlio: “Ma come può una pediatra lavorare a contatto con i bambini con la tosse e senza una mascherina addosso?”». Dopo che suo figlio è stato trovato positivo al Mantoux, quel pensiero continua a tormentare la mamma di Mario (per motivi di privacy il nome è di fantasia), uno dei bambini entrati in contatto con il batterio della Tbc trasmesso da una pediatra. La donna racconta ora la sua «odissea» fatta di disagi quotidiani tra profilassi, rapporti sociali incrinati e paura per qualcosa che non sarebbe dovuto accadere.

Quando e perché suo figlio è entrato in contatto con la dottoressa?

A fine primavera abbiamo portato Mario a vaccinarsi al Distretto 3 di Valmaura.

Quanto tempo siete stati dentro l'ambulatorio?

Pochi minuti. Però ho avuto subito una brutta sensazione legata alle condizioni fisiche in cui operava la pediatra.

Cosa c'era di strano che l'ha colpita?

La pediatra tossiva. Ho pensato che se sei una dottoressa, e soprattutto se sei una pediatra, non puoi essere ammalata. Era senza mascherina, condizione secondo me necessaria anche in buona salute, imprescindibile in caso anche di un semplice raffreddore. Penso che se un medico sta male dovrebbe essere il primo a curarsi. Soprattutto se entra a contatto con dei bambini, neonati compresi. Alla fine comunque non ci ho più pensato tanto e siamo tornati a casa.

Quando ha saputo del caso Tbc?

Stavo guardando sul telefonino le notizie del giorno. Prima ho letto che era successo in Fvg, poi a Trieste. La mazzata è stata quando ho visto che il Distretto sanitario coinvolto era proprio il nostro. È stata una sensazione terribile.

Cosa ha fatto?

Ho chiamato subito un numero verde, senza trovare nessuno. Poi ho avvisato mio marito che poco dopo è riuscito a mettersi in contatto con un medico il quale ci ha detto che saremmo stati contattati a nostra volta per fare il controllo.

Quanto tempo avete atteso prima del controllo?

Un mesetto circa, trascorso non serenamente, come potrà immaginare.

Qual è stato il responso dell'esame?

Abbiamo portato Mario al Dipartimento di prevenzione dell'Asuits a San Giovanni, dove ha fatto un’iniezione sottocutanea. Tre giorni dopo siamo andati a fare la lettura (del braccio, ndr) ed è stato constatato, purtroppo, che mio figlio era positivo al Mantoux. Subito ci è stata fornita la profilassi.

Come ha reagito?

Rabbia perché è emerso che la pediatra stava male da tempo, ma soprattutto preoccupazione per nostro figlio.

Qual è la profilassi che il bimbo deve seguire?

Un antibiotico specifico. Per sei mesi, ogni giorno, nostro figlio dovrà prendere un antibiotico, associato ad una vitamina B6 per evitare possibili danni al fegato. Ogni mese e mezzo dovremo fare un esame del sangue e controllare che i valori del fegato non siano alterati. Ma non è tutto qui.

Avete dovuto fare altri controlli?

Sì, mio figlio ha dovuto fare, nello stesso giorno, un'analisi del sangue, una radiografia al torace e l'aspirazione della saliva. Il giorno dopo un'aspirazione gastrica. Il giorno dopo ancora un'altra aspirazione gastrica.

Cosa ha detto suo figlio?

Al terzo giorno di fila, alla sera, prima di andare a dormire, mi ha chiesto se anche il giorno dopo saremmo dovuti andare in ospedale. Era stufo ed iniziava ad essere impaurito.

Le reazioni da parte dei parenti e degli amici?

Abbiamo ricevuto solidarietà, ma c’è stata pure diffidenza. Quando ho spiegato la situazione, non tutti hanno capito.

Avete già pensato se muovervi legalmente?

In questo momento siamo preoccupati per la salute di nostro figlio. Consapevoli che esistono situazioni mediche più gravi e dolorose, non auguro a nessuno quello che stiamo passando, anche perché noi siamo andati da una pediatra per vaccinare nostro figlio e invece... però quando questo incubo sarà finito credo proprio che ci attiveremo. (r.t.)

 

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