La Salus cambia sede a Ronchi Sanità privata e in convenzione

Il Policlinico Triestino spa si trasferirà da via d’Annunzio in piazza Oberdan dove proseguirà con il servizio di analisi del sangue ampliando le prestazioni 
Bonaventura Monfalcone-30.12.2020 Inizio Vaccinazioni per il Covid-19-Ospedale di San Polo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-30.12.2020 Inizio Vaccinazioni per il Covid-19-Ospedale di San Polo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

/RONCHI

Avrà una nuova sede, molto più spaziosa, accogliente e funzionale, l’ambulatorio infermieristico gestito a Ronchi dei Legionari dal Policlinico Triestino spa. Sono partiti nelle scorse settimane, infatti, i lavori di ristrutturazione di alcuni locali in piazza Oberdan, locali che sino a due anni fa ospitavano un negozio specializzato per le pasticcerie. Una svolta che permetterà non solo di offrire servizi sempre più adeguati alle esigenze dell’utenza, ma anche di implementarli. Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di effettuare i tamponi legati al Covid 19.

Lo studio biomedico Salus, che ora si trova in via d’Annunzio, attiguo alla residenza protetta Domenico Corradini, ha iniziato l’attività sanitaria il 13 gennaio 2014. Ma proprio il grande successo che ha avuto tra la gente, ha indotto a pensare a locali nuovi e più spaziosi. «Una scelta improcrastinabile – dice il sindaco Livio Vecchiet – che sposiamo appieno e che speriamo possa essere accolta con favore tra i ronchesi che, in massa, fruiscono oggi di questo servizio».

I locali di via D’Annunzio sono piccoli e l’attesa delle persone, spesso, avviene al di fuori. Il giardino di piazza Oberdan, prossima anche al restyling, consentirà maggiore protezione all’utenza. Tra le prestazioni che vengono erogate c’è una grande richiesta per le iniezioni e la misurazione della pressione arteriosa, circa il 70% del totale, e la determinazione della glicemia capillare raggiunge circa il 25-30%. L’ambulatorio è aperto da lunedì a venerdì. Oltre il 65% dell’utenza usufruisce del servizio di analisi in regime di convenzione, con esenzione dal ticket sanitario (molti sono anziani), mentre il restante 35% effettua prestazioni in regime convenzionato pagando il ticket e alcuni in regime privatistico. «Sono contento di questi risultati – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Gianpaolo Martinelli – segno eloquente del fatto che questa realtà è viva e vitale in città. È stato ed è uno dei tanti obiettivi e successi condivisi, già in passato, con le organizzazioni sindacali dei pensionati». Nell’ambulatorio attiguo alla residenza protetta di via D’Annunzio ogni anno si registrano oltre 9 mila accessi di persone che hanno richiesto prestazioni sanitarie di varia natura, distribuite su 233 giornate lavorative con una media giornaliera di circa 39 persone. «Da tempo – dice Vecchiet – stavamo ragionando ad un ampliamento del servizio e questo poteva avvenire solo trovando nuovi locali. Da tempo era in atto una ricerca sul territorio e con i responsabili del Policlinico Triestino ci siamo confrontati sulla soluzione più idonea».–

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