La Romana Calcio salva grazie all’aiuto di A2A

Solo con i sodi dello sponsor (la vicina centrale termoelettrica) la storica società sarà in grado di pagare gli arretrati dell’affitto del campo di via Boito e proseguire l’attività

Realtà storica del calcio monfalconese, che ha spento le sessanta candeline nel 2013, la Romana Calcio, che milita in Seconda categoria con buoni risultati, ha rischiato seriamente di sparire in questi ultimi mesi. La situazione di forte difficoltà finanziaria è nata di fatto sui canoni dovuti per l'uso del campo sportivo di via Boito prima e di via Cosulich poi, non direttamente al Comune, che stabilisce comunque le tariffe, ma alle società gestore. «Per il 2010-2011 l'allora assessore allo Sport, Michele Luise, ci promise che non avremmo pagato per l'uso dell'impianto di via Boito, il "nostro" campo, visto che nasciamo per opera della Solvay - spiega il presidente Gianpiero Pangon -. In realtà questo non è mai accaduto e, anzi, nel 2013 con retroattività sul 2012 ci siamo trovati a fronteggiare un aumento del 20% della tariffa, la più alta di tutto il territorio provinciale, credo».

L'Ufm, gestore unico del campo di via Boito e di quello di via Cosulich, ha chiesto, in modo legittimo, in questi ultimi mesi tutto il dovuto per il 2013 e per il 2014. Qualcosa attorno ai 13mila euro. «Si dirà che non è moltissimo, ma per una società piccola come la nostra - dice Pangon - era praticamente impossibile tirare fuori tutta la cifrà». Il presidente della Romana si è quindi messo a cercare tutte le strade percorribili perché la realtà sportiva non morisse. Quella degli sponsor, non facile di questi tempi, in effetti ha fornito la risposta ai problemi della Romana. «Tramite l'ex presidente del Monfalcone Calcio, Lucio Germani, sono entrato in contatto con A2A, trovando disponibilità e sensibilità», dice Pangon. A2A ha deciso infatti di sponsorizzare il torneo triangolare che la Romana disputerà con il Ronchi e il Sistiana il 6 gennaio, dalle 15.30, nel campo di via Boito. «L'intervento di A2A ci ha permesso quindi di saldare i conti e di poter pensare alla prossima stagione agonistica con i nostri mezzi - afferma Pangon -. Ci ha permesso di mantenere in vita una società storica che non ha mai ottenuto un contributo da parte del Comune».

Il presidente della Romana insiste inoltre sul "nodo tariffe", che da anni sta ponendo all'attenzione del Comune. La Romana, fra l'altro, sta giocando il campionato sul campo in sintetico di via Boito, visto che il Cosulich è fuoriuso per i lavori di rifacimento della pista di atletica.(la.bl.)

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