La Roen Est si potenzia ma con due licenziamenti
RONCHI DEI LEGIONARI. Da un lato nessuna retromarcia sui due licenziamenti dichiarati alcuni giorni fa sui 180 dipendenti, dall’altro la conferma che non c’è alcuna riorganizzazione o...

Altran Ronchi-ROEN EST
RONCHI DEI LEGIONARI. Da un lato nessuna retromarcia sui due licenziamenti dichiarati alcuni giorni fa sui 180 dipendenti, dall’altro la conferma che non c’è alcuna riorganizzazione o ristrutturazione alla Roen Est che si occupa della realizzazione di scambiatori di calore per frighi e condizionatori. Non solo, l’annuncio dell’acquisto dello stabilimento e del potenziamento con l’apertura di un ufficio tecnico pert la progettazione e la ricerca.
Sono rimasti a dir poco interdetti di fronte a questo quadro”schizofrenico” i sindacalisti, e davanti ai chiarimenti dell’azienda che sono stati dati giovedì scorso. Alla notizia dei due licenziamenti la Fiom con il segretario Livio Menon e quello della Fim, Alessandro Contino, si erano messi in allarme e proprio mercoledì è stato proclamato lo stato di agitazione e uno sciopero di un’ora a ogni fine turno con la richiesta di incontrare l’azienda. Immediata, il giorno dopo, la chiamata dell’azienda (la Roen Est da alcuni anni è gestita da alcuni fondi di investimento che si rifanno a fondi pensionistici) dei sindacati per i chiarimenti. «Ci hanno detto che in realtà non c’è alcuna ristrutturazione, anzi - spiega Menon - hanno annunciato che ci sono investimenti di circa 5 milioni e mezzo per l’acquisto dei due stabilimenti, in Slovacchia e quello di Ronchi dei Legionari dove tra l’altro è previsto un potenziamento perchè verrà aperto un ufficio tecnico di progettazione e ricerca. Senza contare che i vertici hanno anche comunicato che sono stati acquistati pure anche nuovi macchinari».
A dir poco perplesso il segretario della Fiom che ha comunque spiegato che verranno fatti approfondimenti con l’azienda sulla situazione e inoltre verranno tentate tutte le strade per bloccare i due licenziamenti. Un quadro che verrà spiegato agli operai lunedì prossimo durante le assemblee. Interdetto pure il delegato di fabbrica, Massimo Donzelli eletto nelle Rsu: «L’annuncio dei due licenziamenti è stato un fulmine a ciel sereno - spiega - quando abbiamo appreso la notizia tra la gente c’era molta apprensione, in molti hanno fatto subito brutti pensieri e c’era già la voce di una ristrutturazione oltre che il timore di altri licenziamenti. Un atteggiamento inatteso da parte dell’azienda con la quale sinora ci sono stati sempre rapporti positivi. Soltanto due mesi fa poi abbiamo anche formato l’integrativo».
A tranquillizzare sindacati e lavoratori c’è stato per fortuna l’annuncio di nuovi investimenti. «Ci hanno garantito che per l’azienda di Ronchi ci sono progetti a lungo termine - conclude Donzelli - vorremmo capire allora perchè due licenziati, una mossa che suscita timori. Una forzatura e su questo l’azienda dovrà darci dei chiarimenti».
(g.g.)
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