La Rocca ostacolo ai voli l’Enac la vuole “segnalata”

L’ente si è accorto dell’esistenza del fortilizio-simbolo di Monfalcone a più di mezzo secolo dall’apertura dell’aeroporto regionale di Ronchi
Bonaventura Monfalcone-15.03.2012 Rocca-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.03.2012 Rocca-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

La Rocca? È “un ostacolo”. Altro che monumento-simbolo di Monfalcone. L’Enac, Ente nazionale per l’Aviazione civile, considera la fortezza di epoca veneziana sorta sui resti di un castelliere preistorico proprio così: “un ostacolo”. Ed è per questo che ha imposto al Comune, con tanto di lettera debitamente protocollata, di provvedere in tempi brevi alla sua segnalazione, stabilita dal Codice della navigazione ed essenziale a garantire la sicurezza dei velivoli in transito. Come? Con lucine rosse. Certo fa specie che un tanto tocchi proprio alla Rocca, lì dal Medioevo e ben nota a livello regionale. Quanto al vicino aeroporto di Ronchi dei Legionari, si annota invece che inaugurò ancora nel 1961, con un Douglas DC-3 della compagnia Sam (Società aerea mediterranea), le tratte commerciali. Da allora e fino a oggi, per fortuna, nessun incidente si è mai segnalato nei cieli cittadini. Ma due mesi fa, quasi un fulmine a ciel sereno, è arrivata l’imposizione via lettera dell’Enec che informava «questa amministrazione – così si legge nella determinazione dirigenziale con cui l’ente locale ha provveduto a risolvere il problema – della mancata segnalazione di un ostacolo denominato “Rocca” posto sull’omonimo monte e visibile da tutto il territorio», ciò «in violazione a quanto previsto dal capitolo 4 paragrafo 11 del Regolamento per l'esercizio e Costruzione degli Aeroporti» e «contravvenendo alle prescrizioni in materia di segnalazioni previste dall'articolo 72 del Codice della Navigazione». Di qui l'obbligo «a provvedere in tempi brevi all’adeguamento». A tal fine, per l'esperienza nello specifico settore, è stata contattata la ditta Elex di Ronchi che ha fornito un preventivo per la fornitura e posa in opera di quanto necessario, nonché la relativa documentazione di progetto e certificazione di conformità per un importo pari a 2.775 euro (Iva esclusa). Il cosiddetto “ostacolo” Rocca vedrà la predisposizione di due luci led con quadro di controllo per scambio e gruppo di continuità (a garanzia di un funzionamento minimo di 10 ore senza tensione di rete), palo telescopico e cavi di alimentazione. Insomma, l’emblema di Monfalcone, che non più tardi di qualche mese fa rischiava l’oscuramento per via della fitta vegetazione carsica, ora diventerà, al contrario, fin troppo visibile. Costruzione fortificata di origine medioevale, la Rocca fu innalzata dai Patriarchi di Aquileia. Nel 1409 passò ai Conti di Gorizia e nel 1420 a Venezia, cui rimase fino al 1797.
Durante la dominazione veneta venne nuovamente rinforzata ed eletta caposaldo della linea difensiva del confine orientale. Sono tangibile ricordo dell’epoca il leone di San Marco in pietra, inserito nel muro del torrione e un'iscrizione del 1525. In parte distrutta dalla guerra, la Rocca fu restaurata tra il 1950 e il 1955. Dal 30 marzo 1970 è sede del Museo speleo-paleontologico, che espone oltre 10mila reperti.
Per i residenti la Rocca, inserita perfino nell’inno della città, rappresenta l’essenza della monfalconesità. Per l’Enac solo un “ostacolo”.

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