La rivoluzione di piazza Libertà parte dopo 14 anni di impasse
TRIESTE Il sindaco Dipiazza è notoriamente scaramantico e ha voluto che il cantiere di piazza Libertà, di proverbiale inconcludenza, partisse il prossimo lunedì 10 settembre, distinto dalle giornate dell’8 e dall’11, date - a differente titolo - ritenute non di favorevole auspicio. Signore & signori, tenetevi forte: un progetto, il cui protocollo d’intesa originario risale appena al 30 giugno 2004, emette il primo vagito.
Avanti allora con i lavori per la “riqualificazione di Trieste nord”, che interesseranno la piazza della Stazione Centrale, con rilevanti ricadute sulla circolazione pubblica e privata. L’appalto era stato aggiudicato in aprile a un’associazione temporanea d’imprese (ati) tutta triestina formata dalla capogruppo Mari&Mazzaroli, dalla Riccesi e dalla Rosso: il valore è di 2,3 milioni ma s’inserisce in un quadro economico da 4,5 milioni di euro frutto della somma di 2,3 milioni statali, 1,5 regionali, 600 mila euro conferiti da AcegasApsAmga. I contributi giacevano inutilizzati da anni ed erano stati scongelati nell’inverno 2017, per far partire un progetto esecutivo approvato nel febbraio 2015.
L’intervento è complesso, durerà un anno (quindi avvolgerà l’estate del prossimo anno) e si articola su più fasi: marciapiedi, giardini, bus, circolazione. Nei primi mesi, a scavalcare l’anno vecchio, non sono comunque previste ricadute preoccupanti per il traffico, in quanto le opere dovrebbero concentrarsi nel corner Tripcovich-Silos, dove è programmata la realizzazione dell’«hub» tpl (trasporto pubblico locale) per i bus di Trieste Trasporti, che “confineranno” con l’hangar dei pullman. A parte la “17” tutte le altre fermate, ora disperse su tre lati della piazza, saranno riorganizzate in questo spicchio. Il futuro della Tripcovich era stato consuderato ininfluente per il progetto.
Il gong di un inizio atteso da ben 14 anni è stato suonato ieri mattina nell’ufficio del sindaco: erano presenti Dipiazza, gli assessori Elisa Lodi e Luisa Polli, i dirigenti Giulio Bernetti e Enrico Cortese, i rappresentanti delle tre aziende coinvolte nell’operazione. Il sindaco ci tiene, un po’ perchè vuole concludere un progetto iniziato sotto il suo primo mandato, un po’ perchè piazza Libertà diventa il “biglietto da visita” della città da nord e l’accesso al Porto vecchio. Le indicazioni portanti sono quelle presentate in IV commissione nel febbraio ’17, con le tre principali innovazioni riguardanti il riassetto viario. Da piazza Libertà non si potrà più girare a sinistra verso la stazione ma sarà obbligatorio imboccare viale Miramare; per raggiungere la Stazione Centrale si utilizzerà via Ghega, che nella parte finale vedrà invertire l’attuale senso unico; la “bretella” a senso unico collegherà largo città di Santos a corso Cavour. —
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