La riunione del Piccolo a Borgo San Sergio a Trieste per raccontare la voce dei suoi lettori

Giovedì alle 11 nella biblioteca Stelio Mattioni. Un giornalista raccoglierà storie e segnalazioni dei presenti
Francesco Codagnone
La riunione di redazione nella biblioteca di Borgo San Sergio, giovedì 23 maggio a Trieste. Foto Lasorte
La riunione di redazione nella biblioteca di Borgo San Sergio, giovedì 23 maggio a Trieste. Foto Lasorte

TRIESTE Per un quotidiano locale, per una città come Trieste, i temi da trattare e collocare in pagina o pubblicare online sono tanti, spesso troppi. Interventi politici, stadi contesi, il dramma dei migranti, le prospettive del porto, le ambizioni di una città che mira a essere meta turistica internazionale ma deve anche fare i conti con le infrastrutture che si ritrova.

Tanti, spesso troppi spunti impongono ai redattori del Piccolo una riflessione continua, per proporre ogni giorno – su cartaceo e digitale – storie e protagonisti diversi, e offrire una narrazione il più possibile onesta della città. Inevitabilmente, però, non tutte le idee riescono a trovare il loro spazio. Nel turbinio di ultim’ora, capita così che ai vissuti dei rioni popolari non sempre siano dedicate tutte le righe che meriterebbero. Borgo San Sergio è fra questi: una periferia talora “maltrattata”, perché di quelle strade si tende a raccontare soprattutto le criticità, le difficoltà sociali, il degrado delle Case dei Puffi e i casi di nera. Eppure quella periferia è anche, soprattutto, altro.

La nostra iniziativa

È per “andare, vedere e raccontare”, e chiedervi di aiutarci a raccontare, che la redazione del Piccolo intende quindi uscire, ancora una volta, dagli stanzoni di via Mazzini e riunirsi questa volta proprio a Borgo San Sergio. L’appuntamento è per giovedì 23 maggio, tra le 11 e le 13, alla biblioteca comunale Stelio Mattioni, messa a disposizione dall’assessore all’Educazione Maurizio De Blasio e dalla referente della biblioteca Serena Miniussi.

Le altre riunioni

È la terza riunione in esterna della nostra redazione, dopo il Caffè degli Specchi e il quadrilatero di Melara: in quelle occasioni, come in questa, l’idea era di mostrarvi il momento in cui il giornale prende forma, quando i responsabili dei diversi reparti si confrontano sulle notizie del giorno, per decidere come saranno strutturati il quotidiano cartaceo e la sua versione digitale, costantemente aggiornata. E di rendervi parte attiva: a disposizione dei lettori (e di chi non ci legge, ma vuole dire la sua) ci sarà infatti un giornalista con il compito di raccogliere storie, testimonianze, richieste. E critiche, anche, necessarie.

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Un momento della riunione del Piccolo al Caffè degli Specchi (Fotoservizio di Massimo Silvano)

Nei rioni per ascoltare i lettori

Perché “Borgo” non è solo criticità, ma soprattutto realtà capace di esperienze associative, di percorsi di inserimento lavorativo o in contrasto alla povertà educativa, di opere di riqualificazione dal basso: un laboratorio a cielo aperto di cittadinanza attiva che negli anni ha fatto tanto per rinascere.

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I cittadini assistono alla riunione di redazione del Piccolo a Melara. Foto Lasorte

Lavoreremo come ogni mattina, impostando il lavoro con il vicedirettore con delega al Piccolo Fabrizio Brancoli, e in collegamento con le redazioni di Monfalcone e Gorizia e con le altre testate del gruppo Nem. Le novità e i servizi di primo piano, cronaca, regione, cultura, sport, web, economia, Nord Est. L’importanza che riteniamo meriti un articolo, l’incastro tra pezzi e inserzioni, il perché si preferisce una notizia a un’altra. E proprio qui rigiriamo l’invito a voi: perché ci segnaliate le storie che ritenete interessanti, degne di essere lette, troppo spesso trascurate. O, solo, non ancora raccontate. —

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