La riscossa di Marina Julia tra merengue, fitness e show

MONFALCONE Cambia il lungomare, fino all’anno precedente a digiuno di movida. E acquista nuovo appeal il volto di Marina Julia, la spiaggia dei monfalconesi a un tiro di schioppo dal centro, che quest’anno - bisogna dirlo - si è attrezzata a dovere, proponendo un ricco carnet di attrattive per oriundi e turisti. Salsa e merengue con vista sul golfo, piatti di fumante orata a 4 euro e 90, spettacoli bandistici, shopping e perfino la palestra en plein air, supportata da tappeti elastici, cyclette e traino dello pneumatico. Giusto per citare le iniziative più apprezzate.
Alla “trasfusione” di divertimento sull’arenile, infatti, il pubblico ha risposto in termini lusinghieri in fascia diurna e comunque positivi anche la sera. Su una piazza che nel 2014 appariva, al calar del sole, letteralmente deserta quest’anno si sono serviti mediamente 150 coperti al giorno, nell’ambito del Summer fest. E tra le panche dei chioschi non è sfuggita la presenza della cantante Elisa, prossima sposa a Grado: un testimonial occasionale, se così si può dire, davvero niente male. Ma nei giorni scorsi si son visti anche l’assessore Paola Benes, il sindaco Silvia Altran e il presidente Enrico Gherghetta. Se poi parliamo degli spettacoli, un dato su tutti: i 500 scatenati del “Bailando sabroso”, che hanno resa rovente la pista da ballo a suon di movenze sensuali e ritmi latini. Ieri sera, invece, coi fuochi d’artificio musicali dei Radio Zastava, un nome che ormai si presenta da sé, il sipario sulle notti di Marina Julia è calato, consegnando un bilancio in attivo per l’intrattenimento sul litorale.
La prima a tessere le lodi della programmazione, messa a punto (e finanziariamente sponsorizzata) dal Comune, è l’associazione per Marina Julia, presieduta da Fabiano Centazzo. Il sodalizio, senza risparmiare fatiche, ha collaborato gomito a gomito con l’ente locale e riconosce il salto di qualità effettuato quest’anno dalla spiaggia: «Ormai la località non è più presa d’assalto solo dai residenti - spiega Centazzo -, ma è diventata meta anche di friulani, triestini e residenti dell’Altipiano, oltre che di turisti sloveni, austriaci, tedeschi e ungheresi. Bisogna continuare a lavorare così, mantenendo la cabina di regia di quest’anno e proponendo l’animazione serale». Chiaramente ci vuole ancora un bel po’ per imporre Marina Julia tra le località “in” per la movida, ma, stando a Centazzo, «ci si può lavorare su e le idee in pentola sono parecchie».
Il sodalizio che conta su 150 iscritti e su Facebook fa man bassa di “mi piace” auspica che l’amministrazione continui a investire su Marina Julia. «Se nell’hinterland - prosegue Centazzo - qualcosa comincia a muoversi, è nella testa del monfalconese che deve farsi largo l’idea che questa è la sua spiaggia, un polmone verde da valorizzare».
E una tirata d’orecchi a chi amministra a livello ragionale, arriva: «Ho letto del tubone di Staranzano - conclude Centazzo -, ma non si può trovare un altro posto? Per anni abbiamo combattuto con l’inquinamento della roggia San Giusto e ora che Gherghetta caccia i quattrini per il suo risanamento ci cala sulla testa un altro problema? Pensassero, i politici, a un’altra sistemazione: noi abbiamo già dato».
Tornando a Marina Julia, quest’anno, per Centazzo, sono stati fatti «sforzi eccezionali». Nel dettaglio, il presidente si riferisce all’inserimento di un palco di 10 metri per 6 sulla sommità della scalinata di accesso alla spiaggia e della pista collocata da metà luglio sempre nel piazzale antistante la gradinata, per permettere anche le esibizioni delle scuole di ballo. Poi i chioschi enogastronomici, il collegamento notturno dell’autobus e i diversi generi musicali proposti, dal jazz al klezmer, dalla fusion al rock. Non è mancato neppure il défilé di miss. Tutti ingredienti che il sodalizio spera di veder riconfermati nel 2016, per la continuità del progetto su Marina Julia. Arrivederci alla prossima stagione.
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