La ripresa dei mercati premia anche le quotate del Nordest

A Piazza Affari aumenti a doppia cifra. Fra i titoli su cui puntare c’è Danieli. In vetta però domina Safilo
Di Christian Benna

TRIESTE. Finché c’è Borsa, c’è speranza. Alla ricerca della ripresa dell’economia reale, per il momento, bisogna accontentarsi del rally di fine anno che sta spingendo in alto le quotate di Piazza Affari, compreso il drappello delle 22 società del Nord Est. Nel 2013 Il Ftse Mib (che misura i 40 titoli maggiormente capitalizzati) è cresciuto del 14,47% salendo a quota 18 mila punti, contro i 12 mila del luglio 2012, all’epoca degli attacchi speculativi sull’ euro e in particolare sul debito italiano. Oggi, ai massimi, oltre ai titoli assicurativi interessati alla fusione Unipol-Fondiaria, ci sono quelli del lusso (non a caso metà delle 10 Ipo previste per i primi mesi 2014 dovrebbero arrivare dal settore) che, malgrado i prezzi alti, potrebbe incrementare il loro valore anche il prossimo anno. Negli ultimi 12 mesi ha corso forte anche lo Star, il segmento dedicato alle medie imprese con capitalizzazione compresa tra 40 milioni di euro e 1 miliardo, in aumento del 58%, e del 79% da due anni a oggi, a testimonianza che il quarto capitalismo del Made in Italy goda ancora di ottima salute. Sulla scia della ripresa (almeno borsistica), e delle stime di crescita in Europa, sostenute dai buoni risultati dell’economia Usa, gli analisti puntano a un 2014 ancora nel segno del Toro per le Borse del vecchio continente, guardando con favore a tutte quelle società quotate fortemente internazionalizzate.

Tra i titoli sui scommettere, per Equita Sim e Invest Banca, spicca Danieli. Secondo gli analisti di Equita la società di Buttrio è una delle migliori opportunità di investimento per il 2014 grazie alla rivalutazione dei parametri d’azienda, e il prezzo obiettivo è stimato a 29,8 euro (oggi a 24,96) per le ordinarie e 19,3 (ora a 16,48) per le risparmio. L’azienda, malgrado l’utile in calo del 36% al terzo trimestre 2013 e un lieve aumento dei ricavi del 2%, ha visto apprezzarsi le azioni risparmio del 27,5%, e negli ultimi sei mesi la performance ha viaggiato a tassi di crescita del 36%, in vista del miglioramento dei conti previsto per fine anno. Altro titolo sui scommettere per il prossimo anno è quello di World Duty Free, spin off di Autogrill della galassia Benetton. Goldman Sachs l’ha inserita tra le azioni preferite con una valutazione intorno a 12 euro (oggi ne vale 9).

Ma quasi tutte le società del Triveneto viaggiano nella parte alta della classifica delle azioni a maggior tasso di crescita. Nel Nord est il gruppo che ha segnato la migliore performance è stato Safilo, grazie a una ristrutturazione aziendale di successo, secondo i mercati, e registrando un guadagnato del titolo del 155%. Gli analisti ora attendono le prossime mosse del rinnovato management per capire fino a dove potrà arrivare l’azienda con sede a Padova. Sugli scudi sta anche Banca Ifis in crescita del 134%, con un utile in aumento del 15,8% nei primi nove mesi dell’anno. In grande spolvero anche DelClima (società specializzata nelle macchine per caffé di alta gamma, nata dalla scissione con De Longhi), in aumento il valore del titolo dell’89%, mentre il ramo professional del gruppo De Longhi si deve accontentare di una modesta crescita del 8,7%. Le operazioni di spin off hanno premiato in Benetton con Autogrill in crescita dell’58,3%, mentre le infrastrutture e le autostrade di Atlantia marciano intorno al 17% di sviluppo. Il superdividendo di 2 euro, per circa 100 milioni, di Save la società che gestisce l’aeroporto di Venezia, ha dato ulteriore gas al titolo in Borsa, già in piena corsa dopo la fine delle ostilità per il controllo della società, che ora si appresta a chiudere l’anno con una crescita del 74%. La tecnologia di Eurotech di Udine torna ad essere apprezzata dalla Borsa, +64%, ma crescono anche crescono anche Carraro 41%, Geox 21% e Zignago Vetro 9%. Anche Luxottica (+25%) è sui massimi, con ricavi in aumento del 7% e margini in risalita a doppia cifra fra il 15 e il 20%, concludendo al rialzo l’anno, spinto dall’upgrade sul titolo degli analisti Hsbc, che ha alzato il target price da 42 a 46 euro. Continua la corsa di Banca Generali.

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