La rimpatriata con sorpresa degli ex studenti Erasmus
Cinque anni in più e altrettanti sulla carta d'identità. I ragazzi saranno cresciuti in altezza, qualcuno porterà la barba. Le ragazze avranno i capelli più lunghi oppure avranno dato un taglio drastico alla chioma con un carrè più deciso. Ma quello che sarà più emozionante, oltre a questi particolari, sarà la stretta di trenta braccia. Quindici giovani di dieci nazionalità differenti, ex studenti Erasmus, tornano a Trieste, dove si sono conosciuti nel 2012 grazie all'associazione “Erasmus student network” (Esn). Una rimpatriata che annuncerà anche due fedi nuziali. Sarà proprio nel fine settimana del 29 e 30 aprile che i ventisettenni Barbara Pehar, croata di Spalato, e Arnaud Bel, francese di Tolosa, proveranno due emozioni. La prima rivedrà gli amici dopo tanto tempo, la seconda comunicherà il matrimonio che avverrà il prossimo anno proprio nella città in cui si sono innamorati.
Chi in aereo e chi in treno, raggiungerà il capoluogo giuliano da tanti Paesi diversi, quante sono le loro origini: Turchia, Spagna, Francia, Croazia, Romania, Slovacchia, Ungheria, Germania, Portogallo e Inghilterra. Hanno studiato in tanti dipartimenti diversi, quando ancora erano facoltà, da Lingue a Economia, e si sono lasciati proprio prima di tornare a casa e laurearsi. Oggi sono donne e uomini alle prese con la propria vita, fatta di difficoltà ben più importanti di quelle universitarie. E sono stimolati dall'idea di rincontrarsi proprio a Trieste. In realtà si sono già rivisti due volte, hanno realizzato più di un raduno a Bucarest e in Croazia. Trieste però è un'altra storia, la loro storia.
Il piano d'azione per i due o tre giorni che resteranno in città, è già pronto e ha una sola direttiva: ripetere tutte le cose che facevano quando erano degli universitari spensierati. Il programma parte sabato con un pranzo nella zona di Ponterosso. Poi una visita al castello di Miramare - niente di turistico, una passeggiata da triestini “acquisiti” - o a qualche altra attrazione nella zona marittima. Seguirà gelato in viale XX Settembre. «Cose che organizzavamo proprio cinque anni fa - racconta Arnaud, che pianifica con un altro compagno, tra i pochi che vivono ancora in Italia, i due giorni -, dopo esserci conosciuti attraverso le serate organizzate da Esn». La giornata si concluderà con l'inaugurazione dell'Ausonia, come ai vecchi tempi. Mentre la domenica la tappa d'obbligo sarà l'osmizza.
Lunedì poi qualcuno tornerà a casa, altri resteranno, ma ognuno riattraverserà Trieste come gli pare. Non ci sono orari, tutto è lasciato alla propria immaginazione e voglia. Ma la sorpresa, ancora più importante, quella di cui in pochissimi sono al corrente, riguarderà solo Barbara e Arnaud, un ragazzo francese e una ragazza croata che informeranno della data del loro matrimonio fissata per il 2018. Entrambi vivono a Milano da quasi tre anni. Lui, che ha studiato Economia, ora lavora nell'ufficio commerciale di una tipografia a Milano. Lei, dopo una laurea in Lingue, si è inserita in una società che commercia acciaio. Ogni tanto tornano a Trieste, dove avrebbero voluto vivere per sempre. Ma prima di fidanzarsi ufficialmente, di mezzo ci sono state le Canarie.
Dopo l'Erasmus, ognuno è tornato a casa propria. Poi Barbara a fine estate del 2013 è andata a fare un altro Erasmus, questa volta “placement” (un'avventura all'estero ma in questo caso lavorativa) in Spagna. E da qui che è iniziata la storia d’amore, che li ha portati poi nella capitale lombarda. Ma nei loro progetti appunto c'era il capoluogo giuliano, senonchè una chiamata ha rotto un pezzo dell'idillio. Era un'offerta di lavoro per Arnaud, che ha accettato e per questo poi il cambio di rotta e il trasferimento nella città della moda. Manca davvero pochissimo, esattamente dieci giorni, per riunire altrettante nazionalità in unico continente, quello che li ha fatti incontrare proprio cinque anni fa, proprio quando è sorto a Trieste “Esn”.
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